il fatto quotidiano 23 dicembre 2018 di Stefano Feltri
Il sistema
n IL CRITERIO di applicazione degli aumenti dei
pedaggi autostradali è complesso: negli anni si
sono stratificati regimi tariffari diversi, alcune
società non hanno diritto a maggiorazioni
tariffarie perché hanno la concessione scaduta
prima del 2018, altre risultano inadempienti
rispetto agli impegni di investimento
n IL MINISTERO prende in
considerazione tre parametri. Il primo
è un “indicatore di qualità” e poi la
spesa per investimenti realizzata
l’anno precedente, ponderata in
modi diversi a seconda del regime
tariffario e infine l’inflazione
programmata (1,20 per cento) e
quella rilevata dall’Istat (0,90)
n STRADA DEI PARCHI chiede un
aumento dei pedaggi del 6,94 per cento
e il 5,59. Sat, la Società Autostrada Tirrenica,
controllata da Aspi, Autostrade per l’Italia, ha
chiesto aumenti in una forchetta tra 36,4 e
27,3 per cento ma ha ottenuto solo l’1 ,1 7
n LA TANGENZIALE di Napoli, sempre di Aspi,
ha chiesto l’1,21 per cento e ottenuto invece
l’1,82. RAV, cioè Raccordo Autostradale Valle
d’Aosta Spa, sempre controllata da Aspi, ha
chiesto il 6,32 per cento di aumenti e ha
ottenuto il 6,32 per cento, dopo l’aumento del
52,7 per cento lo scorso anno
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