Vi ricordate quando abbiamo fatto il “restyling” di alcuni negozi Samsung in giro per il mondo?
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O forse ricordate questo?
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Vi ricordate quando abbiamo fatto il “restyling” di alcuni negozi Samsung in giro per il mondo?
O forse ricordate questo?
Dopo mesi di richieste e di azioni in giro per il globo, Samsung Electronics ha finalmente accettato di alimentare le proprie filiere produttive solo ed esclusivamente con energie rinnovabili. Questa è una grande notizia per il nostro Pianeta e per le centinaia di migliaia di persone che in tutto il mondo decidono di entrare in azione per promuovere l’energia pulita.
In cosa consiste l’impegno di Samsung?
1) Convertire il 100% delle sue fonti di energia alle rinnovabili negli Stati Uniti, Cina ed Europa. L’impegno include anche tutti i propri siti produttivi.
2) Installare siti per la produzione di energia solare e geotermica in Corea del Sud. Samsung ha deciso inoltre di sostenere attivamente il piano strategico nazionale del governo coreano per aumentare l'uso di energia rinnovabile del Paese del 20% entro il 2030.
3) Unirsi, a partire dal 2019, al programma CDP (in precedenza conosciuto come Carbon Disclosure Project) che aiuta a identificare e gestire i rischi legati ai cambiamenti climatici e promuove soluzioni a grandi gruppi per mitigare il proprio impatto ambientale.
Potete leggere l’impegno di Samsung qui (in inglese).
Questo è un primo passo davvero importante per ridurre l’enorme impatto climatico della produzione di Samsung, il cui consumo di energia solo nel 2016 ammontava a 16.000 GWh, pari a quello dell’intera Repubblica Dominicana. L’impegno dell’azienda potrebbe contribuire ad accelerare la transizione dai combustibili fossili alle energie pulite in Paesi fortemente dipendenti dal carbone, come Cina e Corea del Sud.
Ora sarà fondamentale assicurarsi che Samsung rispetti questo impegno con azioni concrete di transizione ad energie rinnovabili e che l’azienda estenda lo stesso livello di ambizione anche ad altre regioni chiave come il Vietnam.
Maria Elena De Matteo, Coordinatrice della comunicazione, Rethink IT, Greenpeace East Asia
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