Un aumento di 5.000 tonnellate della raccolta, vicina ormai al 100% potenziale recuperabile, e una percentuale di riciclo tramite rigenerazione che si conferma ai massimi livelli. Sono i dati resi noti dal Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati nel corso del Villaggio per la Terra, la manifestazione organizzata da Earth Day Italia a Roma alla quale il CONOU partecipa per la prima volta come main partner.
Nel 2017 sono state raccol...
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Un aumento di 5.000 tonnellate della raccolta, vicina ormai al 100% potenziale recuperabile, e una percentuale di riciclo tramite rigenerazione che si conferma ai massimi livelli. Sono i dati resi noti dal Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati nel corso del Villaggio per la Terra, la manifestazione organizzata da Earth Day Italia a Roma alla quale il CONOU partecipa per la prima volta come main partner.
Nel 2017 sono state raccolte 182.252 tonnellate di olio lubrificante usato, pari al 45,2% del totale immesso al consumo in Italia: considerando che oltre il 50% degli oli si consuma durante l'utilizzo all'interno dei motori delle automobili e nei macchinari industriali, il dato equivale al 99% del potenziale raccoglibile. Nel 2016 la raccolta si era fermata a 177.000 tonnellate e l'aumento del 3,5% ha avuto importanti ricadute in termini di salvaguardia ambientale: se fossero state tutte sversate in acqua, queste 5.000 tonnellate avrebbero potuto inquinare una superficie pari a 25 volte il Lago di Garda.
Delle 182.252 tonnellate di oli usati gestite, il 98% sono state conferite alle imprese di rigenerazione operanti nel sistema consortile per la produzione di nuove basi lubrificanti; una percentuale che si conferma a livelli record, rafforzando ulteriormente il primato europeo dell'Italia in questo particolare settore.
Nel 2017 sono state raccolte 182.252 tonnellate di olio lubrificante usato, pari al 45,2% del totale immesso al consumo in Italia: considerando che oltre il 50% degli oli si consuma durante l'utilizzo all'interno dei motori delle automobili e nei macchinari industriali, il dato equivale al 99% del potenziale raccoglibile. Nel 2016 la raccolta si era fermata a 177.000 tonnellate e l'aumento del 3,5% ha avuto importanti ricadute in termini di salvaguardia ambientale: se fossero state tutte sversate in acqua, queste 5.000 tonnellate avrebbero potuto inquinare una superficie pari a 25 volte il Lago di Garda.
Delle 182.252 tonnellate di oli usati gestite, il 98% sono state conferite alle imprese di rigenerazione operanti nel sistema consortile per la produzione di nuove basi lubrificanti; una percentuale che si conferma a livelli record, rafforzando ulteriormente il primato europeo dell'Italia in questo particolare settore.
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