venerdì 23 marzo 2018

Torna l'Earth Hour, un'ora al buio per salvare il Pianeta Via luci da Tour Eiffel a Opera House. Al Colosseo c'è Nespoli

http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/clima/2018/03/23/torna-learth-hour-unora-al-buio-per-salvare-il-pianeta_89a1afdd-8ba9-4d86-892e-e8461c0ad26a.html
Torna l'appuntamento con l'Earth Hour, l'Ora della Terra che chiama tutti a stare 60 minuti al buio per sostenere la lotta contro il cambiamento climatico.
Dalle 20,30 alle 21,30 del 24 marzo, nei vari fusi locali, i luoghi pubblici e le case private in tutto il mondo spegneranno le luci e si uniranno alla mobilitazione globale per salvare il Pianeta.
L'iniziativa è stata lanciata nel 2007 dal Wwf, che quest'anno vuole puntare sulla consapevolezza per un'azione in difesa dell...
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Torna l'appuntamento con l'Earth Hour, l'Ora della Terra che chiama tutti a stare 60 minuti al buio per sostenere la lotta contro il cambiamento climatico.

Dalle 20,30 alle 21,30 del 24 marzo, nei vari fusi locali, i luoghi pubblici e le case private in tutto il mondo spegneranno le luci e si uniranno alla mobilitazione globale per salvare il Pianeta.

L'iniziativa è stata lanciata nel 2007 dal Wwf, che quest'anno vuole puntare sulla consapevolezza per un'azione in difesa della natura e dell'ambiente, messi a dura prova dal surriscaldamento globale.

Dalla Torre Eiffel alla Sydney Opera House, dallo stadio Bird's Nest di Pechino al Burj Khalifa di Dubai, che è l'edificio più alto del mondo, i luoghi simbolo delle città parteciperanno alla "ola di buio".

L'Italia non manca di dare il suo appoggio. Oltre ai palazzi romani delle istituzioni, spegneranno le luci, tra gli altri, Piazza San Marco a Venezia, il Castello Sforzesco a Milano, la Mole Antonelliana a Torino, Palazzo Vecchio a Firenze e il Maschio Angioino a Napoli. L'evento clou italiano sarà a Roma, con un corteo in bici e lo spegnimento del Colosseo insieme all'astronauta Paolo Nespoli.
In occasione dell'Earth Hour 2018 il Wwf Italia lancia uno spot d’autore, prodotto e realizzato da EDI Effetti Digitali Italiani per la regia di Gabriele Muccino, sugli effetti dei cambiamenti climatici con al centro il difficile percorso verso la sopravvivenza di mamma orsa con i cuccioli. L’orso polare, a rischio di estinzione ed in pericolo a causa del cambiamento climatico, nel video, arricchito dal doppiaggio di Stefano Accorsi e dalle musiche di Paolo Buonvino, è in carne, ossa e pixel. Infatti è stato creato digitalmente da EDI per raccontare la condizione precaria della specie e, soprattutto della sua “casa” che si sta letteralmente sciogliendo.




Il lancio di questo video - spiega il Wwf - "non è casuale, come non è casuale la scelta dell’orso polare. Gli scienziati hanno diviso la popolazione totale di orsi polari in 19 unità o sottopopolazioni: secondo le stime gli orsi sono complessivamente tra i 22.000 e i 31.000 esemplari (molte aree non sono state ancora esplorate) ma gli ultimi dati forniti dal gruppo degli specialisti dell'orso polare dell’IUCN mostrano che tre sottopopolazioni sono in declino e che esiste un alto rischio stimato di futuro declino vista la velocità di riduzione del ghiaccio marino.
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