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Nella centrale nucleare di Cernavodă nel giro di due giorni si sono succeduti due incidenti che hanno costretto l’operatore di turno a ridurre la potenza da 1,400 MW a 374 MW, attraverso lo spegnimento controllato dei Reattori 1 e 2. Secondo l’azienda Nuclearelettrica, operatore dell’impianto, alla base dell’incidente al Reattore 1 ci sarebbe stato un difetto in uno dei sistemi di raffreddamento del reattore nucleare, cosa che richiede necessariamente lo spegnimento controllato. L’incidente nel Reattore 2 invece ha richiesto un intervento per la sostituzione di un cilindro con motore a pompa a condensazione dalla parte dell’impianto tradizionale che genera l’elettricità. L’operatore ha cercato di minimizzare, affermando che le riparazioni verranno effettuate immediatamente e che in breve tempo la centrale sarà di nuovo completamente operativa, senza alcun impatto negativo sulla popolazione e sull’ambiente. Tuttavia gli incidenti a catena hanno suscitato allarme nei Paesi vicini, Ucraina e Moldova. Il tabloid romeno Click! ha pubblicato istruzioni dettagliate, rivolte alla popolazione, su come comportarsi in caso di disastro nucleare. La centrale nucleare di Cernavodă è una centrale elettronucleare messa in funzione nel 1996 e fornisce attualmente il 20% del fabbisogno nazionale d’elettricità e 176 GJ di riscaldamento per il distretto circostante. L’impianto è composto di 5 reattori CANDU, di cui solo 2 completati, mentre per gli altri 3 si attende la ripresa dei lavori di costruzione. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/romania-incidenti-in-una-centrale-nucleare-i-gestori-sminuiscono-ma-i-paesi-vicini-non-si-fidano-8a3dcfd9-7ffa-44d8-8bd2-17d3b696d218.html
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