Dopo i casi delle centrali a biogas e biomasse, una delle quali in particolare, dalla documentazione rilasciata dalla Provincia aveva una polizza emessa da una società che non ne aveva i requisiti e pare che a tutt'oggi continui ad operare senza una garanzia accettata dal comune di competenza, la Banca d'Italia evidenzia l'ennesimo caso.
Eppure la provincia di Latina per i rifiuti e per gli impianti di produzione energetica derivante dai rifiuti, è stata oggetto di una specifica relazione della commissione contro le ecomafie.
Per arrivare a tale relazione molte Istituzioni sono state audite.
Tra queste La Procura di Latina, a proposito delle garanzie finanziarie ha parlato di "carta straccia".
Appare strano che vengano rilasciate autorizzazioni ad impianti simili addirittura in favore di "società fiduciarie", che nascondono quindi i soci e che, secondo qualche parere, potrebbero nascondere il riciclaggio, senza nessun controllo da parte degli Enti competenti.
Del caso se ne è parlato ieri anche in commissione trasparenza, senza ottenere risposte.
Nella relazione della commissione contro le ecomafie in provincia di Latina si segnala l'interesse e il volume di affari nel settore dei rifiuti della frazione umida in provincia di Latina, con la fragilità del sistema.
Lo stesso presidente del GSE evidenzia, sempre in audizione alla Commissione contro le ecomafie, che il 64% di questi impianti di produzione energetica sono irregolari.
Si chiede pertanto, a proposito dell'anticorruzione, quali misure si intende attuare affinché gli operatori del settore dei rifiuti ed energetici siano una garanzia per le istituzioni e i cittadini.
Si chiede inoltre, sempre a proposito dell'anticorruzione quali misure vengono o saranno attuate per evitare che impianti per rifiuti ed energetici restino senza le dovute garanzie finanziarie scadute e tutte le altre prescrizioni emesse in sede di autorizzazione.
Messaggio di posta certificata
Il giorno 23/02/2018 alle ore 15:19:15 (+0100) il messaggio
"autorizzazioni in materia di rifiuti e di energia, ennesimo caso da segnalare: CONSORZIO FIDI ITALICUM - Richiesta informazioni" è stato inviato
indirizzato a:
prefettura.preflt@pec.interno.it ufficio.protocollo@pec.provincia.latina.it urp@provincia.latina.it
Il messaggio originale è incluso in allegato.
Identificativo messaggio: opec286.20180223151915.20904.05.1.63@pec.aruba.it
DIPARTIMENTO VIGILANZA BANCARIA E FINANZIARIA SERVIZIO SUPERVISIONE INTERMEDIARI FINANZIARI (846) DIVISIONE SUPERVISIONE ORGANISMI (009) Rifer. a nota n. LT ITALIA Per conoscenza: Provincia di Latina Via A. Costa, 1 04100 Latina LT ITALIA Classificazione VII 4 3 Oggetto CONSORZIO FIDI ITALICUM - Richiesta informazioni Con nota del 14/12/2017 sono state richieste informazioni – rispettivamente alla Provincia di Latina e a questo Istituto - circa una fideiussione emessa dal confidi in oggetto a garanzia di una “Proroga Autorizzazione rilasciata ai sensi dell’art. 208 del D.lgs. 152/06 e degli artt. 15 e 16 della L.R.27/98 dal Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale nel Territorio della Regione Lazio con Decreto n°123 del 13.12.2007”. Al riguardo, per quanto di competenza di questo Istituto, si fa presente quanto segue: Consorzio Fidi Italicum è stato iscritto in data 19/1/2016 con il n. 42047 nell’elenco previsto dall’art. 155, comma 4 del T.U.B.1 (c.d. “confidi minori”); l’iscrizione in tale elenco, presupposto per l’operatività dei confidi, abilita allo svolgimento in via esclusiva dell’attività di garanzia collettiva dei fidi2 , restando preclusa ogni altra forma di concessione di finanziamento nei confronti del pubblico, ivi inclusa la prestazione di garanzie diverse da quelle di garanzia collettiva fidi; 1 Si fa riferimento all’articolo del Testo Unico bancario nella formulazione previgente alla riforma del Titolo V operata dal d.lgs. n. 141/2010, tuttora in vigore in attesa del completamento dell’attuazione degli articoli 112 e 112-bis del predetto Testo Unico bancario. 2 Per attività di garanzia collettiva dei fidi, si intende “l’utilizzazione di risorse provenienti in tutto o in parte dalle imprese consorziate o socie per la prestazione mutualistica e imprenditoriale di garanzie volte a favorirne il finanziamento da parte delle banche e degli altri soggetti operanti nel settore finanziario e dei servizi ad essa connessi o strumentali” (cfr. art. 13, commi 1 e 2 del D.L. n.269 del 30 settembre 2003, convertito con modificazioni nella L. n. 326 del 24 novembre 2003, c.d. legge confidi). 25 Pag. 2/2 52086/18 in relazione a segnalazioni ed esposti pervenuti, il citato confidi è stato riportato nella lista dei soggetti segnalati per garanzie rilasciate in assenza di abilitazione fin dal 30/9/20163 e, successivamente, con provvedimento del 14/12/2017, è stato disposto il ritiro della suddetta iscrizione con la conseguente cancellazione dal predetto elenco dei confidi minori per insussistenza dei requisiti prescritti. Tutto ciò premesso, nel ribadire che il citato Consorzio Fidi Italicum non è mai stato abilitato al rilascio di garanzie nei confronti del pubblico, come quella di cui alla segnalazione in premessa, si rappresenta che ogni valutazione riguardo agli effetti sulle autorizzazioni rilasciate dalle Amministrazioni Pubbliche esula dalle competenze della Banca d’Italia. Distinti saluti. PER DELEGA DEL DIRETTORIO
Da: "Per conto di: sif@pec.bancaditalia.it" posta-certificata@pec.actalis.it
A:
Cc:
Data: Thu, 8 Feb 2018 16:03:03 +0100
Oggetto: POSTA CERTIFICATA: CONSORZIO FIDI ITALICUM - Richiesta informazioni
Questo messaggio proviene dal sistema di corrispondenza ufficiale della Banca d'Italia, protocollo n° 0162187/18 del 08/02/2018
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