di Matteo Marini http://www.repubblica.it/scienze/2017/12/01/news/satellite_esa_prime_immagine_inquinamento-182711712/?ref=RHPPBT-VA-I0-C4-P14-S1.4-T1
Con una conferenza stampa nel centro dell'Agenzia spaziale tedesca (Dlr), l'Esa ha presentato le prime immagini e i dati raccolti dal satellite Sentinel-5P, lanciato a ottobre, che analizzerà ogni giorno l'aria che respiriamo in tutto il mondo. E i risultati sono "superiori alle aspettative". Con appena 7x3,5 chilometri per pixel ha una risoluzione al suolo molto più alta rispetto ai precedenti satelliti e quindi garantirà un monitoraggio più dettagliato delle sorgenti e di come viaggiano nell'atmosfera i gas inquinanti, e le polveri che minacciano la nostra salute, la sicurezza dei viaggi aerei e il pianeta stesso all'origine del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.
La Pianura padana, Milano e il delta del Po, anche dai nuovi dati, si confermano tra le zone più inquinate del pianeta per le elevate concentrazioni di monossido di carbonio, così come la Cina e l'India e le grandi città del mondo.
Lo strumento Tropomi a bordo del Sentinel è riuscito anche a fotografare qualcosa che alla luce visibile era nascosta: la nube di polveri del vulcano Agung, in Indonesia, celata e confusa dalle nuvole. Un rilevamento ottenuto con grandissimo dettaglio: informazioni che diventeranno fondamentali per le future indagini e previsioni sul meteo dell'aria ma anche per regolare il traffico aereo durante eventi come questi, di portata continentale o globale.
I dati del Sentinel-5P, sulla scrivania di Governi e grandi istituzioni, potranno essere usati per pianificare le politiche ambientali e migliorare le iniziative per contenere il numero di morti da inquinamento. Solo in Europa se ne contano circa mezzo milione all'anno.
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