Tre mesi di lavori
I LAVORI. Mercoledì 22 settembre si svolge la
prima udienza della Commissione d’inchiesta sul
credito, formata da 20 deputati e 20 senatori e
presieduta da Pier Ferdinando Casini. La
Commissione si è poi riunita altre 57 volte,
ascoltando 46 persone. Notevole la mole di
documenti su cui sono proseguiti i lavori: solo
Bankitalia, e solo con il primo invio, ha depositato
oltre 4 mila pagine di atti coperti da segreto
d’ufficio. Ulteriori moli di documenti sono stati
depositati soprattutto dalla Consob e dalle
diverse Procure della Repubblica che hanno in
piedi procedimenti sui crac bancari, in particolare
quelle di Roma, Arezzo e Vicenza. La prima
audizione è stata quella del magistrato Luigi
Lavori Orsi il 17 ottobre, l’ultima quella di venerdì
22 dicembre dell’ex presidente del Consiglio
Mario Monti,
n IL CASO BOSCHI. La Commissione d’inchiesta
aveva da mesi in predicato l’appuntamento con
l’audizione dell’ex amministratore delegato di
Unicredit Federico Ghizzoni, che doveva
confermare o smentire le notizie date da Ferruccio
de Bortoli sull’interessamento del sottosegretario
alla Presidenza del Consiglio alle sorti di Banca
Etruria. A sorpresa, senza essere sollecitati dai
commissari, hanno raccontato di incontri con la
Boschi a proposito di Etruria anche il presidente
della Consob Giuseppe Vegas (audizione del 14
dicembre) e il governatore della Banca d’Italia
Ignazio Visco (audizione del 15 dicembre).
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