Interessante come
sempre il Rapporto Rifiuti Urbani - Edizione 2017 di Ispra ambiente. I numeri
sono impietosi evidenziando il fallimento della regione Lazio, delle varie
province e di tanti comuni in merito ai costi dello smaltimento dei rifiuti,
alla difficoltà degli impianti. Se qualcuno fa affermazioni entusiastiche o
positive o ottimistiche o non sa di cosa parla oppure è interessato e quindi
molto poco attendibile. Uno dei primi
provvedimenti presi dall’attuale maggioranza alla Pisana (pd, sel, legambiente)
è stato quello di spostare, al termine della legislatura, l’obbligo del 65%
della differenziata. Il Lazio, in controtendenza rispetto agli anni procedenti,
ha aumentato la produzione dei rifiuti, fallendo nella prima delle “R”, la
riduzione (vedere https://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/11/lazio-nel-2015-16-aumenta-la-produzione.html)
. Nel 2016 è addirittura lontana dagli obiettivi minimi per legge del 2011 (la
più bassa) con una percentuale, in base regionale, ferma al 42,4% (vedere https://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/11/la-regione-lazio-in-materia-di-raccolta.html).
La situazione della provincia di Latina è drammatica, la 4.a sulle 5. Province del
Lazio ferma al 41,8% (vedere https://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/11/fallimento-raccolta-differenziata-in.html).
Questo fallimento civile, molto lontano
da quello che è un progresso culturale, ha anche costi molto elevati. Infatti
nel Lazio il costo dello smaltimento dei rifiuti pro capite nel 2016 è stato di
€ 251,18, maggiore del 15% della media nazionale (€ 218,31), peggio del Lazio
solo Sardegna e Marche. I cittadini friulani pagano la metà dei laziali. (vedere
https://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/11/nel-lazio-il-costo-dello-smaltimento.html)
. In termini assoluti con la gestione e
lo smaltimento dei rifiuti nel Lazio, i cittadini penalizzati dal maggior costo
in Italia 1.277.785.000 €, peggio solo la regione Lombardia. (vedere https://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/11/la-gestione-e-lo-smaltimento-dei.html). Come sappiamo a questa situazione disastrosa,
l’attuale maggioranza non ha saputo
nemmeno rispondere con i necessari provvedimenti in materia di piano dei
rifiuti e di prevenzione (vedere https://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/11/rifiuti-e-pianificazione-regionale.html).
A questa situazione non ha saputo ancora dare un’impronta la provincia e il
comune di Latina. Non sono state rispettate le prescrizioni in alcuni impianti
di trattamento dei rifiuti. Meno ancora
nella discarica di Borgo Montello. Non sono bastati il sequestro dell’Indeco,
la confisca di molti immobili nella discarica, alcuni dei quali in gran parte
comprendenti il nuovo e distinto invaso di Ecoambiente. Stesso discorso per l’inquinamento
delle falde, le puzze, gli aerosol, la fine della discarica con l’esaurimento
dei volumi. Una classe dirigente che non ha nemmeno saputo dare le risposte
alle richieste dei cittadini, sulla salute, la sicurezza, il risarcimento dei
danni da tutti riconosciuti. Molti degli
impianti per rifiuti nell’ultimo anno hanno avuto parecchi problemi, tra
sequestri, polemiche, richieste e denunce dei cittadini, contestazioni sulle
analisi. Anche gli impianti in provincia di Latina hanno avuto difficoltà. Dal
rapporto dell’Ispra, leggendo numeri e dati, si scoprono, o meglio si
confermano, molti aspetti sull’effettivo ciclo dei rifiuti che manca, spesso
volutamente di una chiarezza. Quali funzionano? In quale percentuale? C’è un’effettiva
qualità del prodotto finale oppure dopo i vari trattamenti finiscono in
discarica o negli inceneritori? E il famoso compost, l’ultima scoperta e variante
del comune di Latina, è effettivamente di qualità e conveniente?
Gli impianti di
compostaggio in provincia di Latina:
1)
Aprilia rifiuti in entrata quantità autorizzata 66.000
– rifiuti trattati - 27.700 – frazione umida 15.431 - verde 5.873 – fanghi 6.285
- altro111 – tecnologia fase di biossidazione br (biocelle) - csa (5). Quantità
dei rifiuti in uscita 6.500 (ammendante composto con fanghi) – scarti 9.444 - totale 15.944
2) Aprilia rifiuti in entrata quantità autorizzata 45.000 –
rifiuti trattati 39.286 – frazione umida 2.993 – verde 17.608 - fanghi 13.290 –
altro 5.395 - tecnologia fase di biossidazione br (biocelle) (5) – quantità dei
rifiuti in uscita (ammendante composto con fanghi) 11.960 scarti 563 - totale
12.523
3) Pontinia rifiuti in entrata quantità autorizzata 49.500 –
rifiuti trattati 49.387 – frazione umida 47.446 – verde 1.526 – fanghi 30 – altro 385 - tecnologia fase di biossidazione br
(biocelle) – quantità in uscita ammendante compostato misto 7.872 - scarto
19.695 – totale 27.567
4) Sabaudia rifiuti in entrata quantità autorizzata 20.000 –
rifiuti trattati 11.266 – verdi 4.974 – fanghi 5.817 – 475 – tecnologia fase di
biossidazione cr - (5) quantitativi in uscita ammendante compostato misto 4.263
- totale 4.263.
TMB Aprilia quantità autorizzata 409.200 – rifiuti trattati
374.023 – rifiuti indifferenziati 350.499 –altri rifiuti 21.751- RU 1.773 –
tipologia e modalità di biostabilizzazione S+CSS - residui in uscita e destinazione CSS 127.991 - Fraz. org. Non compostata
138.462 - BS 23.828 - Metalli ferrosi 4.022 - Percolato 31.576 destinazione Incenerimento con recupero
di energia Discarica Recupero di materia
Imp. di depurazione totale 325.879
Discarica rifiuti
conferiti nella discarica di Borgo Montello nel 2016 Da trattamento di RU 1.176
t/a – da RS 1.424 (vedere https://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/11/impianti-per-rifiuti-nel-lazio.html)
Nessun commento:
Posta un commento