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giovedì 30 novembre 2017
DI F E SA Uranio e non solo: controlli nei poligoni, primo sì alla legge
“D’ORA IN POI sarà garantita la trasparenza
delle attività addestrative, la
tutela della salute dei militari e delle popolazioni
residenti in prossimità dei poligoni, l’ob -
bligo di bonificare l’ambiente entro termini
certi, grazie anche all’impiego di risorse adeguate
messe a disposizione dal ministero della
Difesa”. Lo dice il presidente della Commissione
d’inchiesta sull'uranio impoverito Gian
Piero Scanu (Pd) dopo l’approvazione in commissione
Bilancio al Senato di un apposito emendamento.
Dopo mesi di polemiche Scanu
ringrazia “la ministra Pinotti, per il sostegno
politico offerto, e i senatori Lai, Cucca, Angioni
e Uras”. Finora non c’erano obblighi né controlli.
Il problema è particolarmente sentito in
Sardegna per la presenza dei poligoni di Quirra
e di Teulada dove si sono accumulati veleni. La
proposta nasce dai lavori della commissione
che si è occupata anche di amianto, radon e
altri inquinanti impiegati dalle forze armate.
Un’altra proposta della commissione sottrae
alla Difesa, per affidarli a ispettori in maggioranza
civile, i poteri su indennizzi e pensioni
per le malattie professionali dei militari. I morti
da uranio impoverito, secondo l’O ss e r va to r i o
militare, sono oltre 347, i malati circa 7.000.
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