Il presidente della Commissione bicamerale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti Alessandro Bratti: “Stiamo lavorando con l’antimafia, ma ad oggi non ci sono elementi per aprire un fascicolo nostro”
REGGIO EMILIA – Si è parlato anche della discarica di Poiatica di Carpineti ieri sera nel dibattito a Festareggio cui ha preso parte Alessandro Bratti, presidente della Commissione bicamerale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. La commissione infatti sta indagando, insieme alla Dda di Bologna, su presunte irregolarità.
Il servizio di Giulia Gualtieri per Tg Reggio
“Siamo in un momento interlocutorio, abbiamo ascoltato chi ha denunciato irregolarità, ma ad oggi non ci sono i presupposti per aprire una vera e propria indagine”, queste le parole di Bratti.
La Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ha gli stessi poteri della magistratura e insieme ai giudici dell’antimafia si occupa di indagare su presunte irregolarità commesse in questo settore.
“Siamo in un momento interlocutorio, abbiamo ascoltato chi ha denunciato irregolarità, ma ad oggi non ci sono i presupposti per aprire una vera e propria indagine”, queste le parole di Bratti.
La Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ha gli stessi poteri della magistratura e insieme ai giudici dell’antimafia si occupa di indagare su presunte irregolarità commesse in questo settore.
Nel maggio scorso la commissione, che si sta occupando anche della discarica di Poiatica di Carpineti, ha ascoltato il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini. Bini ha ribadito le critiche per l’assegnazione di troppi appalti con il metodo del massimo ribasso e spiegato che si dimise dalla commissione legalità di Iren perchè non veniva mai convocata. Il primo cittadino ha chiesto anche di porre attenzione alle cave vicine, per verificare se vi sono stati trasportati rifiuti non dichiaratidalla lavorazione delle ceramiche.
Ad oggi però secondo il presidente della bicamerale Bratti non sono emersi elementi tali da poter aprire un’indagine vera e propria. Intanto prosegue il lavoro della direzione distrettuale antimafia di Bologna, competente in materia. Secondo Bratti però per la dda questi potrebbero essere reati minori, con il rischio di cadere in prescrizione. “C’è un dibattito aperto, forse è meglio che se ne occupino le procure ordinarie”.
Bratti ne ha parlato a un dibattito a Festareggio sulle ecomafie, a cui hanno preso parte anche l‘eurodeputata Simona Bonafè, Stefano Mazzetti responsabile ambiente del PD dell’Emilia Romagna e Tania Tellini, responsabile Ambiente del Pd reggiano. Secondo i relatori il modo migliore per togliere ossigeno ai crimini ambientali, che nel 2016 sono stati in Italia quasi 26mila, è passare ad un’economia circolare “bastata sul riciclo di quelli che oggi sono considerati rifiuti – ha detto Bonafè – L’Europa sta andando in questa direzione, proponendo comportamenti virtuosi”. http://www.reggionline.com/rifiuti-nessuna-indagine-sulla-discarica-poiatica-carpineti-video/
Nessun commento:
Posta un commento