E’ arrivata pochi minuti fa l’attesissima dichiarazione del sindaco di Anzio Luciano Bruschini che, a quanto pare, potrebbe mettere una pietra tombale sulla vicenda degli impianti biogas e di trattamento rifiuti che potrebbero sorgere nel triangolo compreso tra Lavinio, Padiglione e Sacida. Una decisione quella di Bruschini che, come lui stesso tiene a sottolineare, è stata presa per tendere la mano ai residenti di quella parte di territorio e di fatto è tesa a raccogliere il grido di allarme lanciato dai cittadini e dai comitati che da oltre un anno si stanno battendo per la difesa della salute pubblica.
“In attesa di una risposta da part della Asl sullo studio epidemiologico dell’area di Padiglione – ha reso noto il primo cittadino – soggetta a richieste di realizzazione di impianti industriali per il trattamento dei rifiuti, stiamo definendo un’ordinanza tesa a congelare tutti gli iter in corso per la messa in funzione di detti impianti. Si tratta di un atto precauzionale che tiene conto dello stato di preoccupazione di molti cittadini di Anzio, ai quali tendo la mano dell’Amministrazione comunale“. Una decisione che segue l’approvazione in consiglio comunale della modifica del regolamento di Igiene e sanità che da solo, come più volte sottolineato, poco avrebbe fatto nella direzione della conclusione della vicenda. C’è quindi da ritenere che il 2 marzo in Conferenza dei servizi il sindaco andrà a dire no al progetto di messa in riserva proposto in via della Spadellata.
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