LA SCURE Non solo piano neve: cosa dicono i dati Solo in Abruzzo
Dal 2010 tolti ai sindaci
241 milioni statali,
un quarto delle entrate
(181 euro a persona)
La riforma Delrio
La denuncia delle
4 Province: sottratto il
70% dei tributi riscossi
spese calate fino al 21% CARLO DI FOGGIA
Sbagliando s’impara, recita
l’adagio. Solo che qui il conto
è insostenibile: le emergenze,
come quella per il sisma e
la neve in Abruzzo, in Italia si abbattono
su un sistema allo stremo.
“Siamo al dissesto, così non ce la facciamo:
non vogliamo altri morti”,
denunciano i presidenti delle Province.
“Parlare di questi enti, con
l’emergenza, è sciacallaggio” attac -
cava invece il 23 gennaio il ministro
Graziano Delrio, padre della riforma.
Per gli errori degli amministratori
ci sono i pm (lo leggete a sinistra),
per i tagli disastrosi subiti dagli
enti locali no. Ecco un breve riassunto
dei numeri dietro le polemiche
scoppiate in questi giorni.
L’AUSTERITÀ. Le “autonomie locali”
non sono un concetto astratto: sono
tutelate dalla Costituzione, che
gli garantisce margini di manovra in
entrata e uscita. Le risorse, dice l’ar -
ticolo 119, “consentono a Province,
Comuni e Regioni di finanziare integralmente
le funzioni pubbliche a
loro assegnate”. Dal 2011, però, le cose
sono andate diversamente. I governi
hanno spremuto le autonomie
locali costringendole a contribuire
in totto alla riduzione del disavanzo
pubblico chiesto dall’Ue. Nel
2009-2015 i trasferimenti statali di
parte corrente sono calati di 23 miliardi,
quelli “in conto capitale” (gli
investimenti) di 7,4. Totale: 30 miliardi
in 6 anni. I vincoli di bilancio e
il patto di stabilità interno hanno poi
imposto di migliorare il saldo economico
di altri 8 miliardi. In cinque
anni, quindi, la stretta è stata di 39
miliardi - ha calcolato Ugo Arrigo,
docente alla Bicocca di Milano - il
95% del miglioramento complessivo
fatto dall’Italia, senza però che diminuissero
le funzioni assegnate.
PROVINCE. Un giorno qualcuno studierà
il disastro compiuto su questi
enti. Promemoria: la riforma Dlerio
(2014) le ha trasformate in enti di secondo
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