venerdì 2 dicembre 2016

referendum e bugie anche sul sisma e la ricostruzione. Terremotati tra gelo e bugie “Il voto? Pensiamo ad altro” A Norcia l’ora delle proteste: “Siamo costretti ad arrangiarci”. Amatrice è un deserto

Senza case Colpiti dalle scosse e illusi da Renzi,
c’è chi se ne va e chi fa di tutto per restare
Il racconto
“Ci portarono una
tensostruttura che
puzzava, una stalla:
abbiamo fatto da soli”
In Umbria
A Norcia 500 persone
attendono i container che non
sono ancora arrivati e
copriranno, secondo il governo
entro Natale, solo metà della
richiesta. La gente si arrangia
come può con camper, roulotte
e container privati e c’è chi
suggerisce di lasciar perdere la
soluzione intermedia e
attendere le casette di legno
(6-7 mesi)
Ad Amatrice
Il paese decimato (oltre 230
morti su 299 totali) dal sisma
del 24 agosto è ridotto ha un
deserto. Circa metà dei 2.200
residenti delle 69 frazioni
se ne sono andati
ROMANO
REGOLI
Ho speso una decina
di migliaia di euro per
una casetta di legno
e due container
perché il lavoro deve
continuare. Nessuno
ci regala niente
ENRICO FIERRO
inviato a Norcia (Perugia)
Avotare ci vado. È un
mio diritto. Ma non ti
dico come voterò”.
Norcia, frazione Popoli.
Se qualcuno volesse misurare
la distanza siderale che
passa tra la vita reale dei terremotati
e le raffica di promesse
da referendum, dovrebbe
venire qui. Non ci sono
comode poltroncine da
talk-show dove scontrarsi su
realtà solo immaginate, ma
fango e tende. E parlare con
questa quercia di nome Fortunato.
Un vecchio malato, costretto
da una “colostomia” a
vivere con un sacchetto attaccato
al fianco. Campa sotto una
tenda riscaldata da una stufetta
elettrica insieme a sua
moglie, gravemente malata
pure lei. Di sera Fortunato si
mette su una sgangherata
Panda per andare a casa sua. È
diroccata ma la cucina funziona
ancora. Gli serve per preparare
un pasto caldo per la
sua donna. Basterebbe questo
per dire che qui la politica del
“tutto bello se vince il sì” sta
segnando il suo fallimento più
drammatico.
RENZI IERI è andato nelle Marche
a incontrare i sindaci. Non
si ricostruiranno “solo mura e
abitazioni, ma anche il futuro
di questa regione”. Andate a
dirlo al vecchio Fortunato e agli
altri abitanti di Popoli, “re -
pubblica autorganizzata”. A
loro hanno proiettato un altro
film. “Ci portarono una tensostruttura
fatiscente che puzzava
perché non era stata igienizzata.
Una stalla. O ci dormite
o la portiamo via, minacciarono.
Rompemmo le scatole a
tutti e ora viviamo qui”. Fabio

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