"Il G7 Ambiente lo faremo a Bologna dal 10 al 12 giugno". Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti è soddisfatto quando conferma che tra qualche mese, nella sua città, chiamerà a raccolta i maggiori Paesi del Pianeta per parlare di ambiente, con i ministri delle diverse potenze che prenderanno parte ai lavori.
Intanto già si pensa all'organizzazione dell'evento anche se, come è possibile immaginare, si trova ancora nelle fasi iniziali. Tra le idee che dovrebbero poi trovare spazio quella di mettere insieme delle sessioni parallele, cercando di integrare discorsi su più livelli.
Tra i temi principali, l'economia circolare e gli sviluppi della normativa sia a livello nazionale che quelle dal respiro sul piano Ue, i cambiamenti climatici e le nuove iniziative legate al post-accordo di Parigi. La ricerca, le tecnologie, e l'innovazione dovrebbero avere un ruolo di primo piano, anche perché si pensa ad iniziative che possano mettere attorno ad un tavolo le università, le associazioni, la società civile, il mondo delle imprese.
Il G7 Ambiente sarà anche un modo per far vedere un pezzo 'bello' della nostra Italia: una vetrina per mettere in mostra il meglio di Bologna che, oltre ad essere la capitale del cibo, ha in campo anche la candidatura al centro dati dell'Istituto europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine al Tecnopolo.
"Il G7 Ambiente riunirà i ministri dell'Ambiente delle potenze mondiali - è il ragionamento del ministro - ci saranno le più importanti esperienze sull'economia verde, quell'economia che non spreca le risorse, anzi ne consuma di meno, e recupera per riusare o riciclare i rifiuti. In Italia, dove abbiamo tutte le capacità e le possibilità, possiamo guidare quella che è ormai la quarta rivoluzione industriale".
Intanto già si pensa all'organizzazione dell'evento anche se, come è possibile immaginare, si trova ancora nelle fasi iniziali. Tra le idee che dovrebbero poi trovare spazio quella di mettere insieme delle sessioni parallele, cercando di integrare discorsi su più livelli.
Tra i temi principali, l'economia circolare e gli sviluppi della normativa sia a livello nazionale che quelle dal respiro sul piano Ue, i cambiamenti climatici e le nuove iniziative legate al post-accordo di Parigi. La ricerca, le tecnologie, e l'innovazione dovrebbero avere un ruolo di primo piano, anche perché si pensa ad iniziative che possano mettere attorno ad un tavolo le università, le associazioni, la società civile, il mondo delle imprese.
Il G7 Ambiente sarà anche un modo per far vedere un pezzo 'bello' della nostra Italia: una vetrina per mettere in mostra il meglio di Bologna che, oltre ad essere la capitale del cibo, ha in campo anche la candidatura al centro dati dell'Istituto europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine al Tecnopolo.
"Il G7 Ambiente riunirà i ministri dell'Ambiente delle potenze mondiali - è il ragionamento del ministro - ci saranno le più importanti esperienze sull'economia verde, quell'economia che non spreca le risorse, anzi ne consuma di meno, e recupera per riusare o riciclare i rifiuti. In Italia, dove abbiamo tutte le capacità e le possibilità, possiamo guidare quella che è ormai la quarta rivoluzione industriale".
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