Le
direttive europee (e le leggi italiane) obbligano, tra l’altro, alla
partecipazione dei cittadini. La provincia di Latina, approva, tanto per
cambiare, l’ennesima centrale a biogas ma non informa i cittadini. E’ l’unico
ente che non ha mai risposto alle richieste di incontro dei cittadini di
Montello che sono stati ascoltati a Bruxelles, alla commissione bicamerale
contro le ecomafie, dalla commissione rifiuti alla Pisana, mai in via Costa.
Via Costa che non leggendo le lettere dei cittadini e l’albo pretorio (abbiamo
tanto da fare spiegano da via Costa) si accorgono con 7 mesi di ritardo la
determinazione della Pisana. Via Costa che in conferenza stampa elenco una
serie di fesserie sull’argomento rifiuti. Senza contare che l’assessore
provinciale all’ambiente di qualche anno fa diceva “siamo preoccupati per l’informazione
libera contro le centrali a biogas perché ne dobbiamo costruire parecchie”. Ci
eravamo illusi che in Piazza del Popolo si cambiasse libro, che fosse arrivato
il bene comune, che un medico, diventato sindaco, fosse in grado di considerare
i danni delle emissioni cancerogene alle salute umana. O che almeno, da medico,
applicasse la prima regola, quella del principio della precauzione. Invece, anziché
destinare i fondi del caffè all’agricoltura, come ammendante, pensa di portarli
nell’ennesima centrale a biogas. Invece nessuna opposizione all’ennesima
centrale a biogas. Non solo nessuna informazione ai cittadini, al contrario di
quello che faceva l’assessore Forlenza (giunta Di Giorgi) sempre attento alle
segnalazioni dei cittadini. Qualcuno ricorderà che all’inizio dell’anno la
discarica (invaso S8) dell’Indeco è stato sequestrato dalla Procura di Latina
per il superamento dei quantitativi approvati, che tale sequestro consentiva
solo le attività di normale amministrazione. Leggendo l’ennesima autorizzazione
unica (http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/11/discarica-di-borgo-montello-centrale.html)
risulta carente di alcuni elementi essenziali: la polizza fideiussoria (ma
questa per via Costa è una carenza specialità della casa) e dei dati catastali.
Quindi la Indeco potrebbe costruire la sua centrale dove vuole, speriamo
proprio in piazza del Popolo. Scherzi a parte sorge il dubbio che la centrale
(o gli impianti o parte di essi) siano nell’area sequestrata dell’invaso S8,
come si richiama a pagina 2. Quindi la norma vorrebbe che qualsiasi
autorizzazione o provvedimenti siano almeno sottoposti (e approvati) dall’autorità
giudiziaria competente ma nulla risulta nel provvedimento. Tutto regolare? Non sarebbe
il primo provvedimento nella discarica di Borgo Montello autorizzato in assenza
della titolarità dell’immobile vigente il sequestro dell’autorità giudiziaria. Insomma
un mese fa la provincia annunciava fuoco e fiamme che adesso potrebbe sembrare
l’ennesimo diversivo per distogliere l’attenzione dei cittadini…Come sempre speriamo di essere smentiti e di sbagliarci, ma sarebbe la prima volta. In genere l'errore è sempre per difetto perché non riusciamo ad immaginare tutti gli errori e gli orrori ambientali
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