di Andrea Palladino - Latina La scheda
IN UNA
lettera ai
vertici di Acea
del 17
novembre, il
sindaco
Virginia Raggi,
a proposito di
Acqualatina,
scrive al top
management:
“S arebbe
opportuno
tenere in
considera zione
la coerenza
delle azioni da
voi attivate
con gli esiti
della
consultazione
refe rendaria
del 2011” e
quindi
sospendere
“in via
cautelativa ”
dell’a cquisizione.
L’ad
( renziano)
Irace l’ha
ignorata.
L’operazione
La multiutility romana
compra dai francesi
di Veolia il comando
per 22 milioni di euro
C’è un’irritazione evidente
nell’e n t o ur
a g e della sindaca
di Roma Virginia
Raggi. E c’è preoccupazione:
“Sappiamo che non
sarà facile, ma da oggi è guerra”,
spiegano da ambienti vicini alla
giunta. Si chiama Acea il pesante
dossier pronto a esplodere, mettendo
in gioco una delle cinque
stelle, l’acqua pubblica. Ad aprire
il fronte è la società romana con
un comunicato di poche righe
pubblicato ieri sul sito: dossier
Acqualatina, i giochi sono fatti,
prezzo di acquisto, 22 milioni di
euro. L’espansione sul mercato idrico
nel Centro Italia va avanti
come un treno contro le speranze
di ripubblicizzazione, strada che
da mesi i sindaci e i comitati della
provincia di Latina indicavano
con forza e con atti di indirizzo,
chiedendo di fermare l’a c q u i s izione
da parte della multiutility
romana.
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