I numeri 60 mila l’anno, in Italia, le morti co n n e ss e all’esposizione alle polveri sottili 8 5% La quota della popolazione urbana dell’Ue a rischio
VALERIA PACELLI “L’inquinamento atmosferico incide sulla salute degli europei, riducendo la qualità e l’aspettativa di vita”. A novembre di un anno fa Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’Agenzia europea per l’ambiente (Eea, organismo dell’Unione europea), lanciava l’ennesimo allarme sulle conseguenzedello smog. Adistanza di un anno, secondo i dati pubblicati nell’ul tima relazione dell’Eea, non sono affatto rassicuranti: ci sono state “467 mila morti premature”nelcontinente, 430milasolo nel territorio dell’Ue. La cifra si riferisce al 2013 e riguarda l’esposizione prolungata al pm 2,5 in 41 Paesi europei. Pm sta per particolato –le polveri sottili dovute per lo più a trasporti, riscaldamento e industria –che può causare patologie cardiovascolari e polmonari, maanche infartie tumori.La cifra 2,5 si riferisce a particelle di diametro
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