Un morto, 5 feriti È di due giorni fa il disastro del cavalcavia l u n go la MilanoLe cco. Il crollo è stato p rovo c a to dal passaggio di un tir di 108 to n n e l l a te , un peso forse eccessivo per il ponte che già dava segni di cedimento. Un uomo ha perso la vita: è r i m a s to s c h i a cc i a to dal tir. Mentre altre cinque sono rimaste ferite. Tra queste, tre bambini e l’autista del mezzo pesante che av re b b e c a u s a to il crollo
DANIELE MARTINI Ora fanno filtrare la notizia che quel camion stracarico di bobine di acciaio che ha schiantato il cavalcavia di Annone in Brianza precipitando poi sulla strada statale di sotto sarebbe stato l'ultimo carico pesante fatto transitare e poi avrebbero chiuso. Sono arrivati troppo tardi e ora si deve piangere un morto, ci sono quattro feriti gravi in ospedale e si avviano le inchieste ministeriali e giudiziarie per i reati di omicidio colposo e disastro colposo. Quel che è successo venerdì pomeriggio sul ponte della provinciale 49 che scavalca la statale 36 è un concentrato del peggio di come sono state ridotte in questi ultimi anni le strade in Italia tra arruffamento di competenze, interessi, follie burocratiche e pessima manutenzione. Il cavalcavia di Annone fu costruito circa mezzo secolo fa dalla provincia di Como che nel 1992 fu spezzettata per consentire la nascita della Provincia di Lecco alla quale fu trasferito il cavalcavia. Non del tutto, però. E qui cominciano le anomalie.
LA PROVINCIA oggi è responsabile solo del “sopra” del ponte, il manto stradale, ma non del “sotto”, la struttura portante, passata negli anni Novanta del secolo scorso all'Anas. L'azienda pubblica delle strade aveva infatti deciso di far scorrere sotto quelle arcate la nuova statale 36 di Como e dello Spluga, una
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