“Piccoli ritardi” Il restauro dei locali sarebbe dovuto terminare a maggio scorso E invece forse finirà tra un mese
Avoler essere maligni e sbrigativi, il Tuffatore è passato dirett amente dal supercommissario renziano di Expo, Beppe Sala, al superdirettore renziano del museo partenopeo, Paolo Giulierini, tra i venti nominati nell’agosto 2015 dal Mibact di Dario Franceschini: la sua fu una delle nomine più discusse poiché l’et ruscologo fu celermente promosso dal piccolo Museo d el l ’Accademia Etrusca di Cortona all’immenso ginepraio dell’Archeologico.
INTANTO a Paestum, col cerino in mano, è rimasto Gabriel Zuchtriegel, archeologo tedesco, il più giovane dei venti succitati direttori museali, in carica da un anno. Tuttavia, quando fu deciso e avviato il primo prestito (direzione Milano), nella primavera 2015, il sito cilentano era diretto da Marina Cipriani, che allora assicurò al Corriere del Mezzogiorno: “Il Museo non verrà “s p ogli ato” della Tomba in quanto nei locali devono svolgersi quanto prima alcuni lavori di ristrutturazione e quindi comunque almeno per due-tre mesi il Tuffatore non sarebbe stato visitabile. Traslocarlo a Mi
lano significa richiamare sull’opera tutta l’attenzione che merita”. Orbene, la sala “Mario Napoli”(dal nome dell’archeo logo che scoprì la tomba nel 1968, a due chilometri a sud di Paestum)
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