La popolazione africana di elefanti sta vivendo il peggior periodo dell'ultimo quarto di secolo, a causa del bracconaggio che da 10 anni a questa parte sta facendo strage di esemplari. A lanciare l'allarme è l'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) in occasione del summit della Cites, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie a rischio di estinzione, che si è aperto a Johannesburg, in Sudafrica.
Stando ai dati raccolti con diversi metodi, compreso il monitoraggio aereo, nel 2015 gli elefanti africani erano 111mila in meno rispetto al 2006, pari a un calo di circa il 20%.
Attualmente si stima che nel continente rimangano 415mila esemplari.
L'impennata del bracconaggio per l'avorio, iniziata circa un decennio fa, è considerata la principale responsabile del calo della popolazione, si legge nel report. La perdita di habitat rappresenta invece "una sempre più seria minaccia a lungo termine".
Stando ai dati raccolti con diversi metodi, compreso il monitoraggio aereo, nel 2015 gli elefanti africani erano 111mila in meno rispetto al 2006, pari a un calo di circa il 20%.
Attualmente si stima che nel continente rimangano 415mila esemplari.
L'impennata del bracconaggio per l'avorio, iniziata circa un decennio fa, è considerata la principale responsabile del calo della popolazione, si legge nel report. La perdita di habitat rappresenta invece "una sempre più seria minaccia a lungo termine".
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