(il fatto quotidiano 25 settembre 2016)
pravvivenza
Il
nemico comune
ha
un nome:
l’agroindustria,
che ammazza
le
piccole
produzioni
Luca Iaccarino C’è un equivoco su di
me: qualcuno dice
che io sia un visionario,
invece sono un pragmatico”.
Difficile dare torto a
Carlo Petrini – per tutti, Carlin
– guardando sfilare settemila
produttori di cibo provenienti
da 143 Paesi per le
vie di Torino, l’altroieri. I più
fortunati sono appena usciti
dal Teatro Carignano dove
s’è tenuta la cerimonia d’apertura
di Terra Madre, “l’Onu
dei contadini”. Dal palco,
la voce più ferma è quella della
giovane messicana Dalì
Nolasco Cruz, che racconta
la difficoltà tripla di dover resistere
da donne, indigene e
povere e, ciononostante, la
volontà di spendere ogni energia
“per la difesa della madre
terra”. A lei e a tutti coloro
che vengono dai Paesi “d ep
r ed a t i ” dal Primo Mondo,
Petrini dedica la manifestazione,
dicendo che le risorse
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