martedì 27 settembre 2016

40% L’aumento della quantità di rifiuti derivanti dagli apparecchi elettrici nei prossimi 10 anni I nostri oggetti hanno una vita sempre più breve: le aziende programmano la loro durata in modo da farceli ricomprare continuamente

Si scrive “obsolescenz a” ma spesso si legge “truffa” I pezzi di ricambio diventano introvabili subito dopo la scadenza della garanzia
In Francia Le imprese colpevoli rischiano multe pari al 5% del fatturato o di 300mila euro
I NUMERI 6-8 Anni, è la durata media della vita di un elettrodomestico oggi. Negli anni 60 era quasi il doppio: 12 anni 845 mila Le tonnellate di rifiuti da apparecchi elettrici prodotte in Italia nei primi 9 mesi del 2016. Dieci anni fa ne producemmo in tutto 800mila 3 - 5% La crescita annua dei rifiuti da apparecchi elettrici a livello globale. Tre volte superiore a quella dei rifiuti normali
 BARBARA CATALDI Ci avete mai fatto caso che la lavatrice, il forno o il frullatore si rompono sempre qualche mese dopo la scadenza della garanzia? Nella maggior partedei casi,poi,la chiamataal centro assistenza clienti si risolve con un nulla di fatto. Il pezzo di ricambio non c’è, non si sa quando arriverà, e dopo settimane di attesa e discussioni capita che pieni di rabbia o di rassegnazione finiamo col mettere mano al portafogli per comprarne uno nuovo. Possibilmente in offerta.
IL FENOMENOsi chiama obsolescenza programmata: viene studiato sui manuali di economia, e quando c’è dolo viene anche sanzionato dalla legge, come accade in Finlandia, in Olanda, ma soprattutto in Francia. Se siamo costretti a cambiare frigorifero ogni 6 anni o il rasoio ogni 3, la colpa non è della Legge di Murphy o della “sfiga”; che si accanisce contro i più deboli, madi un sistema industriale fondato sulla necessità di vendere più elettrodomestici nuovi possibile, piuttosto che aggiustare quelli che già esistono, o riciclare quelli vecchi mettendo in commercio prodotti ricondizionati. Basta pensare che la durata media della vita di questi apparecchinel 1960era di 12 anni, mentre attualmente è di circa 6-8 anni. Non solo. La quantitàdi rifiutidaapparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) è in continuo aumento. In Italia nel 2006 ne sono state prodotte 800 mila tonnellate. Nei primi 9 mesi del 2016, invece, ne abbiamo già accumulate circa 845 mila tonnellate. La previsione, quindi, è un aumento del 40% di carcassedi computer,telefonini, lavastoviglie e lampadine in 10 anni. A livello globale il tasso di crescita è del 3-5% annuo, tre volte superiore a quello dei rifiutinormali. Ancheperquesto il parlamento francese l’anno scorsoha decisodi punire leaziende cheperseguo
no le diverse metodologie di obsolescenza programmata: quella funzionale di default, grazie a cui 

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