Mai, nell'ultimo millennio, la Terra si è riscaldata ai ritmi di oggi. E' il capo dei climatologi della Nasa Gavin Schmidt a dirlo - interpellato dal Guardian - osservando che è "molto improbabile" che il mondo riesca a rimanere entro un limite di aumento di temperatura di 1,5-2 gradi come concordato nel dicembre scorso alla Conferenza mondiale dell'Onu sul clima a Parigi da 195 paesi. "Negli ultimi 30 anni - ha spiegato Schmidt, che è direttore del Goddard Institute for Space Studies della Nasa - ci siamo mossi in un territorio eccezionale, mai visto negli ultimi mille anni. Non c'è alcun periodo che ha il trend visto nel 20/o secolo, guardando al grafico" dell'anomalia della temperatura globale negli ultimi 1.500 anni. E questo, secondo la Nasa, è confermato anche da carotaggi di ghiaccio e analisi di sedimenti. Luglio scorso è stato in assoluto il mese più caldo da quando sono iniziate le rilevazioni strumentali della temperatura ed ha segnato il decimo mese consecutivo di aumento record per cui, secondo Schmidt, c'è "il 99% di probabilità" che il 2016 stabilirà un nuovo record annuale sul termometro dopo quelli del 2014 e 2015 diventando l'anno più caldo dal 1880, cioè da quando si è iniziato a registrare le temperature. Quest'anno la temperatura media globale ha raggiunto il picco di 1,38 gradi centigradi rispetto ai livelli sperimentati nel 19/o secolo e quindi già molto vicino al limite di 1,5 gradi (preferibile ai 2 gradi) di aumento rispetto ai livelli pre-industriali indicato alla Cop 21 di Parigi, limite oltre il quale il riscaldamento del Pianeta può provocare effetti devastanti. "Mantenere l'aumento della temperatura entro 1,5 gradi richiede significativi e consistenti tagli di emissioni di CO2 o interventi coordinati di geo-ingegneria" ha spiegato Schmidt dicendo, però, che "è molto difficile". Peraltro "non stiamo riducendo le emissioni di gas a effetto serra neanche per contenere l'aumento entro i 2 gradi". Con questo ritmo crescente del riscaldamento globale, quindi, il Pianeta si riscalderà nei prossimi cento anni ad una velocità "almeno" 20 volte superiore rispetto alla media storica, secondo la Nasa. Ed è proprio del trend nel lungo periodo che bisogna preoccuparsi, ha osservato lo scienziato spiegando che non c'è interruzione in questa escalation concludendo che "è un problema cronico per la società per i prossimi cento anni".
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