COMUNICATO STAMPA del 24-5-16
Il Comune di Anzio non da seguito a quanto promesso
BIOGAS DIMENTICATO
Ricordiamo, durante la Conferenza dei Servizi relativa alla trattazione del progetto della centrale di Padiglione, a cui abbiamo partecipato come rappresentanti dei cittadini, la dichiarazione del Sindaco Bruschini contro la sua realizzazione. Fu una dichiarazione preparata in precedenza e letta con molta attenzione per non commettere errori; il Sindaco accompagnò la sua lettura con una frase che denotava la pressione popolare che aveva dato origine a quella mozione condivisa. Quella pressione popolare che non è affatto estinta ma che cova sotto la cenere di un periodo di attesa mentre affina la sua organizzazione e la consapevolezza del problema. Il Comune di Anzio ha provveduto allo stretto indispensabile di quella che fu una decisione articolata e condivisa in Consiglio Comunale e cioè limitandosi ad esprimere un dissenso che, sarebbe dovuto essere scontato e convinto a prescindere ma che, visti i precedenti, era stato necessario concepire sotto la spinta della gente decisamente infuriata. Una decisione che prevedeva anche un ricorso al TAR per cercare di mettere una toppa all’increscioso assenso concesso per la centrale della Spadellata. Ben altro è quello che la gente si aspetta oltre a questi due atti formali ai quali l’Amministrazione sembra tanto di aver aderito con riluttanza. L’azione formale doveva essere accompagnata da una consistente azione sostanziale fatta di “politica” e fu deciso di formare una commissione di esperti per portare una ventata di conoscenza in un contesto che confonde Biogas e Biomasse e per fornire la necessaria consulenza alla prevista e mai attivata azione parallela necessaria per ottenere quelle decisioni normative indispensabili per determinare le condizioni di rifiuto delle due centrali. Al Comune di Anzio tutto tace. Nel penultimo consiglio comunale, il Consigliere di opposizione Bernardone ha presentato un’ interrogazione all'Assessore chiedendo: rispetto alla prima biogas (quella potenzialmente autorizzata) quali chiarimenti, approfondimenti, possibili correttivi ? C'è un’attività di tutela del comune comunque avviata? Quale è lo stato dell'arte del ricorso al TAR? La commissione di esperti che si doveva insediare che fine ha fatto? Entro il 20 marzo avrebbe dovuto già redigere una prima relazione per fornire elementi di valutazione del rischio ed anche suggerimenti su come integrare i regolamenti comunali (igiene e NTA del PRG). La mozione prevedeva come cosa di maggiore importanza azioni coordinate per richiedere alla regione "norme di salvaguardia" e quindi la sospensione di autorizzazioni a caso in attesa del piano rifiuti. Cosa è stato fatto? Quali interlocuzioni istituzionali sono avvenute? C'è in atto l'auspicato coordinamento in materia con altri comuni? L'assessore, "data la delicatezza degli argomenti" ha risposto che non voleva improvvisare una risposta breve e che quindi avrebbe fatto conoscere le risposte entro qualche giorno in forma scritta. E' passato piu di un mese e tutti siamo in attesa di sapere. Non è più il tempo delle decisioni prese sulla testa dei cittadini: Lavinio NO-BIOGAS vuole risposte ed azioni; le vogliono i cittadini di Anzio che non sono più disposti a sopportare passivamente decisioni che riguardano la loro vita e la loro salute.
Ufficio Stampa Lavinio NO-BIOGAS
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