C'è una nuova 'arma' contro il fungo killer che, provocando la chytridiomicosi, sta decimando rane e altri anfibi di mezzo mondo. Gli scienziati della Zoological Society di Londra hanno messo a punto un trattamento "a breve termine" con una soluzione anti-fungina che riduce la mortalità delle popolazioni affette. La cura, pur non essendo definitiva, permette ai ricercatori di guadagnare tempo in attesa di trovare un rimedio totale.
Nel tentativo di salvare dall'estinzione una delle rane più grandi al mondo, la "Leptodactylus fallax" detta anche "pollo di montagna", che ancora sopravvive nell'isola caraibica di Montserrat, gli scienziati hanno scoperto che trattando gli esemplari malati con una soluzione anti-fungina il tasso di mortalità ne risultava ridotto. Per contro la speranza di vita aumentava di oltre un anno. Una volta sospeso il trattamento però le rane tornavano a morire.
Il fungo killer è arrivato nel 2009 a Montserrat e ha drasticamente ridotto la popolazione di rane, uccidendone fino a 200 mila nel giro di pochi mesi. La chytridiomicosi rappresenta da anni una piaga per la popolazione degli anfibi proprio per la sua elevatissima mortalità. Si stima abbia colpito oltre 700 specie di anfibi causando l'estinzione di alcune specie.
Contro questa malattia ci sono ancora poche speranze di cura.
L'anno scorso per la prima volta degli scienziati sono riusciti a combattere il fungo in una popolazione selvatica di rospi. Un altro studio sta impiegando batteri dalle rane in Belize per testare nuovi trattamenti.
Nel tentativo di salvare dall'estinzione una delle rane più grandi al mondo, la "Leptodactylus fallax" detta anche "pollo di montagna", che ancora sopravvive nell'isola caraibica di Montserrat, gli scienziati hanno scoperto che trattando gli esemplari malati con una soluzione anti-fungina il tasso di mortalità ne risultava ridotto. Per contro la speranza di vita aumentava di oltre un anno. Una volta sospeso il trattamento però le rane tornavano a morire.
Il fungo killer è arrivato nel 2009 a Montserrat e ha drasticamente ridotto la popolazione di rane, uccidendone fino a 200 mila nel giro di pochi mesi. La chytridiomicosi rappresenta da anni una piaga per la popolazione degli anfibi proprio per la sua elevatissima mortalità. Si stima abbia colpito oltre 700 specie di anfibi causando l'estinzione di alcune specie.
Contro questa malattia ci sono ancora poche speranze di cura.
L'anno scorso per la prima volta degli scienziati sono riusciti a combattere il fungo in una popolazione selvatica di rospi. Un altro studio sta impiegando batteri dalle rane in Belize per testare nuovi trattamenti.
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