Le microplastiche che inquinano le acque del globo possono interferire anche con le capacità delle ostriche di riprodursi e crescere. Uno studio di ricercatori francesi e belgi pubblicato su Pnas rileva che i danni sono anche abbastanza veloci: dopo due mesi di esposizione a un'acqua inquinata da plastica il tasso di riproduzione delle ostriche era calato del 41% rispetto al gruppo di controllo.
Dal momento che le microplastiche hanno dimensioni simili a quelle del fitoplancton di cui normalmente si nutrono le ostriche, le particelle vengono prontamente ingerite da questi molluschi. L'oceano, osservano i ricercatori, ogni anno viene inquinato con una quantità tra 4 e 12 milioni di tonnellate di plastica proveniente da cosmetici, abiti, industria e una gestione impropria della spazzatura. E la plastica non si decompone al pari dei rifiuti organici, ma si frammenta in minuscole particelle grandi anche meno di un millimetro.
L'impatto delle microplastiche sulla vita marina è "preoccupante", sottolinea lo studio.
Dal momento che le microplastiche hanno dimensioni simili a quelle del fitoplancton di cui normalmente si nutrono le ostriche, le particelle vengono prontamente ingerite da questi molluschi. L'oceano, osservano i ricercatori, ogni anno viene inquinato con una quantità tra 4 e 12 milioni di tonnellate di plastica proveniente da cosmetici, abiti, industria e una gestione impropria della spazzatura. E la plastica non si decompone al pari dei rifiuti organici, ma si frammenta in minuscole particelle grandi anche meno di un millimetro.
L'impatto delle microplastiche sulla vita marina è "preoccupante", sottolinea lo studio.
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