venerdì 1 gennaio 2016

discarica di Borgo Montello: dove eravamo rimasti con il tavolo tecnico del 24 aprile 2015? dubbi, certezze e precauzioni

Per comprendere meglio come è andata il 26 maggio 2015 nell'audizione della commissione ambiente alla regione Lazio è meglio ripartire da dove eravamo rimasti e da quello che qualcuno forse si è pentito? di certo il 26 maggio 2015 quando ho citato letteralmente gli interventi a due "esperti" non ha fatto molto piacere...
Tavolo tecnico bonifica discarica di Borgo Montello presso comune di Latina 24 aprile 2015
Presenti comune di Latina (assessore Pansera, dottoressa De Simone, architetto Paccosi, signora verbalizzante), Regione Lazio (Ing. Flaminia Tosini, Dottor Monaco, due funzionari), provincia di Latina (dottoressa Valle), ArpaLazio (dottor Chiarucci), Asl (dottor Amilcare Ruta), Ecoambiente (Ing. Lombardi), Indeco (dottor Cardona, Ing. Brevigliero), cittadini Comitati Riuniti Borgo Montello / Bainsizza.
Per Arpalazio, ha preso atto della documentazione prodotta da Ecoambiente per Esssezero, posa in opera parziale teli di copertura con urgenza per la regimazione delle acque. Entro il mese di maggio sarà effettuata la ricognizione dei piezometri e verificati i report delle attività di bonifica con introduzione del reagente che provoca la reazione nelle falde. Sarà verificate quindi la bontà dell'operazione di bonifica. Secondo il parere personale si sono verificati fenomeni di rebounding. Per Arpalazio la priorità è mantenere in sicurezza il sito della discarica di Borgo Montello. Saranno effettuati controlli sulla posa in opera del capping su essezero e verificata la rispondenza delle iniezioni. Le procedure di VIA non possono essere esaminate in assenza dell'analisi di rischio specifica del sito. Tale analisi potrebbe comportare la modifica della documentazione e addirittura dell'istanza delle VIA in corso. L'analisi di rischio e le valutazioni conseguenti deve essere unica per il sita sommando gli effetti delle attività di Indeco e di Ecoambiente.
Per Monaco (Regione) è importante verificare l'effettivo risultato ottenuto dalle attività che dovevano portare alla bonifica. In base all'art.246 l'analisi di rischio del sito non è attuale e va rifatto. In assenza di certezze scientifiche vale il principio della precauzione. L'inquinamento è accertato ma non è nota quale sia la fonte di inquinamento primaria. Non sono noti i danni sulla salute. Quindi vanno scongiurati ampliamenti. Dove ci hanno portato gli interventi finora svolti che dovevano portare alla bonifica del sito. E' obbligatoria e urgente la messa in sicurezza operativa permanente del sito (art. 242). Se è certo che le procedure e le normative sono da rispettare l'attendibilità e la rispondenza delle tecnologie adottate sono controverse e non certe. La regione è preoccupata per i tempi di bonifica non rispettati.
Per Tosini (Regione) ci sono 3 situazioni in atto. 1. La VIA per l'ampliamento dei bacini (discarica) con 1 milione di tonnellate per Ecoambiente, 650 mila per Indeco. La valutazione della VIA è ferma e prevede l'impianto di Tmb per Indeco mentre quello di Ecoambiente sarebbe già approvato. L'esame delle VIA va sospeso in quanto le analisi di rischio non sono più attuali. 2. la bonifica. 3. L'accordo di programma (art. 246) presentato lo scorso anno a comune di Latina e regione da Ecoambiente. In merito all'accordo di programma va rivisto in quanto l'analisi di rischio del sito di Borgo Montello vale sei mesi e quindi è scaduto non essendo più attuale.
Va fatta una riflessione sul sito di Borgo Montello che dovrebbe ospitare i rifiuti per il 90% provenienti dal ciclo urbano dell'ATO della provincia di Latina.
C'è l'ipotesi di svuotamento delle discariche (landfill mining).
Il progetto di bonifica non prevedeva la copertura delle discariche effettuata per circa 12 mila mq (circa ¼) dell'intero. I quantitativi di rifiuti previsti dai vari impianti (1.650.000 tonnellate) non sono attuali e vanno senz'altro modificate con netta diminuzione delle quantità. Inoltre il progetto del Tmb approvato di Ecoambiente è anacronistico per quantitativi e per la tecnologia oggi superata. Non c'è la certezza della regolarità urbanistica. La variante c'è oppure no? Va certamente svolta una nuova campagna di valutazione dei rischi ed effettuata l'indagine sulla matrice del suolo finora ignorata.
Per la dottoressa Valle (provincia) in base all'art.242 delle attività di bonifica si è chiesta la protezione dell'invaso essezero per il pericolo che lo scoticamento potesse agevolare la permeabilità a causa del riscontrato ritardo sul cronoprogramma (si tratta quindi di una variante al progetto di bonifica approvato). Si chiede se si apre un altro scenario diverso dal progetto del 2008. Vorrei capire dove stiamo andando. La normativa non può prevedere tutto. I progetti presentati per il sito di Borgo Montello non sono conformi al piano regionale dei rifiuti. La provincia contesta il mancato rispetto del cronoprogramma degli interventi di bonifica che è parte integrante dell'accordo. Non si può parlare in questo tavolo tecnico di modifiche della discarica. Non si può separare la messa in sicurezza e la bonifica. Nessuno sbloccherà la polizza fideiussoria presentata da Ecoambiente per le attività di bonifica in assenza di chiarezza sul progetto e sugli obiettivi.
Per De Simone / Pansera (comune) l'obiettivo principale è arginare l'inquinamento, vogliono maggiori garanzie e certezze per una bonifica seria.
Per Lombardi (Ecoambiente) la società Ecoambiente ha presentato ricorso al Tar (rinunciando poi alla sospensiva in attesa di entrare nel merito) ritenendo non corretto che la determina del comune di Latina del febbraio 2014 abbia individuato come soggetto obbligato alla bonifica solo Ecoambiente e non anche Indeco. Lombardi conferma l'interesse alla bonifica e che il temuto effetto rebounding è stato riscontrato in un solo punto. Nei controlli dei piezometri solo 1 su 30 è stato riscontrato inquinamento. Dopo aver inviato 3 report, stanno per inviare i. 4. Forse bisognerà intervenire anche in ulteriori piezometri. Ecoambiente per intervenire nell'invaso Essezero vuole chiarezza sui costi mediante un accordo di programma. La bonifica non significa messa in sicurezza. La realizzazione del polder ha un costo di circa 2,8 milioni di € e la realizzazione del polder è inutile nel caso del landfill mining a cui è alternativo. Per l'accordo di programma il comune deve decidere. Secondo Ecoambiente l'inquinamento è diminuito dal 2000. In 8 piezometri riscontrato inquinamento blando per attività antropica dovuta all'attività della discarica. L'inquinamento da ferro e manganese riscontrato sarebbe ubiquitario per Ecoambiente e non dovuto all'attività della discarica. L'Arpalazio non è d'accordo su tale dichiarazione. Ecoambiente non interesse a spendere risorse e denaro in interventi dove ci sono dubbi sul risultato da raggiungere. Nella discussione che si origina si cita che per gli accordi di programma (art. 246) non ci sono vincoli. Che la bonifica viene compresa in accordi di programma solo quando interessa più siti inquinati (2. e 3. comma) mentre il comma 1 pone i vincoli sulle analisi di rischio che non tiene conto di interventi effettuati ma non previsti. Le varianti devono essere richieste e possono essere approvate solo in presenza di dati scientifici certi.
Per Cardona (Indeco) la società Indeco è di fronte ad un bivio strategico. Intanto non è disponibile a investire risorse in assenza di un accordo di programma. Non ha intenzione a chiamarsi fuori (considerati i disturbi recati dalla sua attività). Ci sono rifiuti radioattivi nella discarica di Borgo Montello? Chi lo può escludere? Ritiene la realizzazione del capping inutile, in quanto utilizzando argilla e bentonite provocazione la formazione di percolato, quindi di altro inquinamento. La società Indeco vorrebbe invece svuotare le discariche e gli invasi oggi non più attivi per non consumare altro terreno. In questo caso ci sarebbe necessità di un nuovo invaso per lo spostamento dei rifiuti già abbancati. Comunque Indeco ha già il parere favorevole da Milano per contribuire al costo degli interventi in liberalità. Cardona fa l'esempio della discarica di Ferrara svuotata e l'ing. Breviglieri della discarica di Rovigo.
Nella discussione si evidenzia la necessità di analizzare correttamente le criticità che potrebbero derivare dall'escavazione della discarica tra le quali le sacche di gas e i problemi di cattivi odori per la zona e sicuramente per tutte le popolazioni e le aziende limitrofe. A settembre a Bruxelles sarà illustrato un intervento per un progetto pilota.

In conclusione il comune di Latina, sentite le varie amministrazioni presenti, nella necessità che si eseguano con urgenza le attività di bonifica e messa in sicurezza, come da progetto approvato, concede alle aziende Indeco ed Ecoambiente 30 giorni di tempo per effettuare l'analisi di rischio delle discariche e 60 (da oggi) giorni affinchè le stesse aziende Ecoambiente e Indeco presentino un progetto unitario e il conseguente accordo di programma sulle attività nel sito di Borgo Montello.

Interviene infine la signora Carla Piovesan ricordando che Arpalazio e Asl di Latina hanno più volte evidenziato il rischio e la forte esposizione sanitaria accertata dalle attività di discarica autorizzate a distanza inferiore ai limiti di legge.
L'assessore Pansera ha ribadito l'impegno assunto dal comune di Latina per la delocalizzazione delle famiglie nei pressi della discarica e per il riconoscimento dei danni subiti dalle stesse famiglie

Nessun commento:

Posta un commento