qTORNANO A SALIRE, dopo dieci
anni di cali, i numeri sulle cosiddette
“morti bianche”. Il dato inverte un lungo
trend positivo e rivela che da gennaio a ottobre
2015 sono decedute sul lavoro circa
cento persone in più rispetto a quanto registrato
nello stesso periodo dell’anno
scorso, passando da 628 a 729 casi totali.
Un aumento del 16 per cento che preoccupa
l’Inail, l’istituto per la sicurezza sul lavoro
dal quale, tuttavia, invitano a leggere queste
statistiche con prudenza poiché basate sulle
denunce ancora “in fase di assestamento”.
E i numeri crescono se vengono considerate
anche le cosiddette morti “in itinere
”, ossia quelle avvenute mentre il lavoratore
compie un tragitto strettamente necessario
per raggiungere la fabbrica o l’ufficio:
nei primi dieci mesi di quest’anno, sono
state 155 persone in più rispetto a quello
passato a perdere la vita in simili circostanze.
Molto colpiti sono gli over 60: tra loro
l’aumento dei casi di decesso è di oltre il 38
per cento. Paradossalmente, gli infortuni
sono invece diminuiti. Sempre nello stesso
arco temporale considerato, infatti, se ne
contano quasi 26 mila in meno
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