"E' una situazione grave, soprattutto nei parchi dove c'è un commissario che da solo ha tutti i poteri, ed è una situazione dovuta alla mancanza di accordo politico sui nomi fra il ministro dell'Ambiente e il presidente della regione o delle regioni in cui si trova il parco". Lo afferma il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri - interpellato dall'ANSA - a proposito della denuncia di nove associazioni ambientaliste secondo cui "metà dei parchi nazionali (12 su 24) è in condizione precaria", tre sono commissariati, tre senza presidente, e chiedono "un'azione immediata del ministero dell'Ambiente". Gli argomenti della denuncia degli ambientalisti "sono reali - aggiunge Sammuri, che è anche presidente del parco dell'Arcipelago Toscano - ed è vero che c'è un ritardo nelle nomine. Qualche anno fa era anche peggio perchè c'erano più commissari, poi questa anomalia è stata azzerata". Sammuri racconta vari esempi di parchi senza presidente e con una battuta osserva che "la presidenza è importante ma non stiamo parlando dell'amministratore delegato di Enel". L'indennità del presidente di un parco nazionale è di 1.400 euro lordi al mese per 12 mensilità mentre i consiglieri svolgono l'attività gratis.
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