Sono iniziate questa mattina le operazioni di decontaminazione tramite scarifica delle pareti interne del camino della centrale nucleare del Garigliano (Caserta), che termineranno nel 2015 e alle quali seguirà lo smantellamento della struttura. Lo rende noto Sogin, la società incaricata dallo Stato di smantellare i siti che ospitano materiale radioattivo in Italia. Per la scarifica del camino, alto 95 metri, è stato progettato e realizzato un robot di tecnologia italiana. Dotato di telecamere per il suo comando in remoto, il robot effettuerà progressivamente, muovendosi dall'alto verso il basso, la rimozione dalle pareti interne di strati sottili di calcestruzzo debolmente contaminati, per uno spessore massimo di circa 5 mm. Il materiale prodotto verrà raccolto, trattato e stoccato nel deposito temporaneo D1 della centrale del Garigliano, in attesa dello smaltimento definitivo nel deposito nazionale. Campioni di materiale raccolto, spiega ancora Sogin, saranno sottoposti ad analisi radiologiche per stabilire con massima precisione lo spessore di calcestruzzo da eliminare per raggiungere la superficie interna non contaminata, in modo da ridurre al minimo la quantità di rifiuti radioattivi da gestire. Gli interventi, assicura la società, saranno realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto sull'ambiente. Al termine, nello stesso punto, sarà realizzato un nuovo camino alto 34 metri, quasi tre volte in meno dell'attuale.
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