qLA CRISI della grande industria, come
nel caso dell’Ilva di Taranto, “rac -
chiude i problemi che oggi si pongono all’attenzione
dei giudici: la tutela dell’occupazio -
ne, la tutela della salute, la tutela dell’ambiente,
le ricadute sull'economia delle iniziative e
delle decisioni della magistratura e con esse il
tema del delicato equilibrio nei rapporti tra i
poteri dello Stato”. Lo ha detto ieri il procuratore
generale della Corte d’appello di Bari,
Anna Maria Tosto, al congresso dell’Anm. Per
le vicende dell’Ilva, dopo anni di braccio di ferro
tra la magistratura intenta a perseguire i
reati ambientali che hanno provocato malattie
e decessi e i governi che rispondevano a
colpi di decreti “salva Ilva”, qualche giorno fa
è iniziato il processo, quasi un maxi processo.
Sono 47 gli imputati comprese tre persone
giuridice: Nicola e Fabio Riva eredi dell’impero
dell’acciaio, l'ex presidente della Regione
Puglia Nichi Vendola (concussione), il sindaco
di Taranto Ippazio Stefano (abuso d'ufficio),
l'ex presidente della Provincia di Taranto
Giovanni Florido, un folto gruppo di dirigenti
dell’Ilva tra cui l’ex presidente ed ex prefetto
di Milano, Bruno Ferrante e l'ex responsabile
rapporti istituzionali, Girolamo Archinà Sabato 24 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |
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