E' stato convocato questa sera, in via d'urgenza dopo le dimissioni dell'a.d. Riccardo Casale, il cda della Sogin. Lo rende noto il presidente Giuseppe Zollino, a Torino per un convengo nell'ambito dell'Assemblea Anci. "Questa sera si riunirà un Cda pienamente operativo - spiega - per prendere delle decisioni in merito". Da Zollino nessun giudizio sulle dimissioni di Casale. "Preferisco ci sia una valutazione complessiva dei consiglieri, che confido coincida con la mia", si è limitato ad affermare. Sui possibili motivi delle dimissioni di Casale, Zollino ha ricordato che "c'era stato un ridimensionamento importante in occasione dell'approvazione del precedente piano dell'ottobre scorso, e se n'è discusso nelle commissioni parlamentari competenti. Siamo passati da 137 mln a 80 e obiettivo inderogabile del Cda è lo smantellamento delle centrali italiane per un volume di attività pari a 80 mln. Questo è un tema di grande dibattuto all'interno del Cda. Non sono in grado di dire - ha concluso - se le dimissioni siano connesse a questo fatto, lo sapremo questa sera".
Ministeri dell'Economia e dello Sviluppo, sarà presto garantita governance adeguata
"Sarà garantita quanto prima una governance adeguata alle funzioni strategiche della Sogin" assicurano il Ministero dell'economia e il Ministero dello sviluppo aggiungendo che "il Governo prende atto della situazione che si è determinata negli organi societari della Sogin. Ribadisce il ruolo fondamentale che la Società è chiamata a svolgere per l'attuazione del programma di decommissioning".
Interrogazione senatori Pd,perché Casale si è dimesso?
I senatori del Pd, Massimo Mucchetti, Salvatore Tomaselli e Patrizia Manassero hanno presentato questa mattina un'interrogazione urgente al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, per sapere come essi "valutino nel complesso la lettera di dimissioni presentata dall'amministratore delegato di Sogin, di cui ha dato notizia l'edizione di martedì 27 ottobre di Repubblica, e come intendano garantire la continuità e il miglioramento delle attività di Sogin cui spetterà, conviene ricordarlo, anche la gestione del Deposito unico nazionale", si legge nel testo dell'interrogazione.
Più in particolare, si chiede di sapere se: "i Ministri siano a conoscenza dello stato di avanzamento dei lavori a un anno dalla revisione del piano: in particolare se ritengano credibile la conferma dell'obiettivo, per quanto ridotto, di un fatturato, alimentato dalla bolletta, di 80 milioni nel 2015 quando al 30 settembre la Sogin aveva concluso lavori per soli 36 milioni". Come si legge nel testo dell'interrogazione: "nell'ottobre 2014, l'Ad Casale propose un rallentamento delle operazioni, con un ulteriore taglio di 120 milioni per il triennio restante, al Consiglio di Amministrazione, il quale ne prese atto e, al tempo stesso, approfondì le cause dei ritardi individuandole in carenze gestionali. La Commissione industria, commercio, turismo del Senato rilevò l'esistenza del problema nel novembre 2014 attraverso le audizioni dell'amministratore delegato e del presidente della Sogin, e numerosi senatori della stessa Commissione denunciarono la situazione con una lettera al Ministro dello Sviluppo economico, deputato al controllo della Sogin, e al Ministro dell'Economia e delle finanze, in quanto azionista".
Ministeri dell'Economia e dello Sviluppo, sarà presto garantita governance adeguata
"Sarà garantita quanto prima una governance adeguata alle funzioni strategiche della Sogin" assicurano il Ministero dell'economia e il Ministero dello sviluppo aggiungendo che "il Governo prende atto della situazione che si è determinata negli organi societari della Sogin. Ribadisce il ruolo fondamentale che la Società è chiamata a svolgere per l'attuazione del programma di decommissioning".
Interrogazione senatori Pd,perché Casale si è dimesso?
I senatori del Pd, Massimo Mucchetti, Salvatore Tomaselli e Patrizia Manassero hanno presentato questa mattina un'interrogazione urgente al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, per sapere come essi "valutino nel complesso la lettera di dimissioni presentata dall'amministratore delegato di Sogin, di cui ha dato notizia l'edizione di martedì 27 ottobre di Repubblica, e come intendano garantire la continuità e il miglioramento delle attività di Sogin cui spetterà, conviene ricordarlo, anche la gestione del Deposito unico nazionale", si legge nel testo dell'interrogazione.
Più in particolare, si chiede di sapere se: "i Ministri siano a conoscenza dello stato di avanzamento dei lavori a un anno dalla revisione del piano: in particolare se ritengano credibile la conferma dell'obiettivo, per quanto ridotto, di un fatturato, alimentato dalla bolletta, di 80 milioni nel 2015 quando al 30 settembre la Sogin aveva concluso lavori per soli 36 milioni". Come si legge nel testo dell'interrogazione: "nell'ottobre 2014, l'Ad Casale propose un rallentamento delle operazioni, con un ulteriore taglio di 120 milioni per il triennio restante, al Consiglio di Amministrazione, il quale ne prese atto e, al tempo stesso, approfondì le cause dei ritardi individuandole in carenze gestionali. La Commissione industria, commercio, turismo del Senato rilevò l'esistenza del problema nel novembre 2014 attraverso le audizioni dell'amministratore delegato e del presidente della Sogin, e numerosi senatori della stessa Commissione denunciarono la situazione con una lettera al Ministro dello Sviluppo economico, deputato al controllo della Sogin, e al Ministro dell'Economia e delle finanze, in quanto azionista".
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