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giovedì 4 giugno 2015
“Allarme natura, 500 mila firme per agire sull’Ue”
di Lorenzo Vendemiale
È
un tema che riguarda tutti direttamente, molto più di
quanto ognuno di noi possa pensare. Per questo tutti
dobbiamo partecipare”. Geppi Cucciari è una delle protagoniste
di “Allarme natura”, la campagna lanciata sul sito
www.naturealer t.eu per difendere l’ambiente. La Commissione
Ue è impegnata nella revisione di due direttive, “Habitat”
e “Uccelli”, fra le più importanti al mondo per la tutela della
biodiversità. E il timore è che la modifica possa diventare
l’occasione per allentare le leggi esistenti.
Geppi Cucciari, cos’è “Allarme natura”?
È un momento di mobilitazione di tutta l’Europa: 28 Paesi,
oltre 100 organizzazioni, tra cui il Wwf e BirdLife. E migliaia
di cittadini: insieme per difendere la natura, un patrimonio
che tanti danno per scontato. Sono già state raccolte quasi
200 mila firme.
Qual è il suo ruolo in questa campagna?
Vengo da una terra, la Sardegna, dove l’ambiente è stato
devastato. Mi sento toccata dalla questione e ho deciso di
interessarmene, provando a
coinvolgere più persone ed amici
possibili.
In tanti hanno raccolto il suo inv
i to.
È vero: Gianni Morandi, Alessia
Marcuzzi, Rosario Fiorello sono
solo alcuni dei miei colleghi che
hanno deciso di partecipare. Ma
sarebbe strano il contrario: come
si fa a non essere d’accordo.
Ora serve la partecipazione dei
cittadini.
Esatto. E io sto cercando di mobilitare
più persone che posso attraverso
la mia pagina Fa ce b o o k .
La Commissione europea ha indetto una consultazione pubblica
sull’argomento: è una grande occasione per fare sentire
la nostra opinione. Per questo la Lipu ha lanciato una petizione
online.
Prossimi passi dell’i n i z i a t i va?
Siamo a metà campagna, continueremo a insistere sul web
per raccogliere il maggior numero di firme. E presto uscirà
uno spot di animazione, in cui io e Claudio Bisio presteremo
la nostra voce ai personaggi. Un altro piccolo e divertente
contributo alla causa.
Vi siete posti un obiettivo?
Vorremmo raggiungere quota 500 mila firme: è il momento
di fare lo sprint finale. Basta andare sul sito e lasciare il
proprio nome e la propria email. Dall’Italia finora sono
arrivate circa 14 mila adesioni: sono convinta che possiamo
fare molto di più il fatto quotidiano 4 giugno 2015
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