Poteva andare meglio, poteva andare peggio. La decisione del Comitato Ue per la salute delle piante, adottata a proposito della Xylella inPuglia, farà discutere. Linea duraper quanto ri- guarda la zona a nord della provincia di Lecce, quella meno col- pita. Qui, si dovranno eradicare gli alberi malati nelle aree infetti ma anche la vegetazione nel raggio di cento metri. Viene però salvata la provincia di Lecce, dove l’Italia potrà applicare misure dicontenimentovisto chel’eradicazionenonè piùpossibile.In questo caso, “viene mantenuto il requisito di rimuovere siste- maticamente tutte le piante infette e di testare le piante circo- stanti nell’arco di100metriin unazonadi20 kmadiacentealle province di Brindisi e Taranto”. Non viene confermata però la proposta iniziale della commissione europeadieliminare anchetuttelepiante potenziali “ospiti”del batterio in un raggiodi 100 metri (per una superficiedi più di tre ettari) attorno all’albero infetto. Le piante presenti in quest’area dovranno essere solo “monitorate”per accertare l’eventuale pre- senza delbatterio. Nel caso incui dovessero verificarsinuovi fo- colai dell’infezione in aree al di fuori della provincia di Lecce si applicheranno sistematicamente le misure più rigorose. Linea du- ra, invece, per “l’importazione e movimentazione nell’Ue di pian- te vive note per essere suscettibili alla Xylella”che saranno soggette a“strette condizioni”, con un bando specifico per le importazioni di piante di caffè provenienti da Honduras e Costa Rica.
“LA DECISIONE della Ue, oltre a sconfessare il piano della Re- gione, dimostra che se si fosse intervenuti in tempo, le eradi- cazione degli ulivi si sarebbero potute evitare”afferma il pre- sidente dei Verdi, Angelo Bonelli. “Non siamo disposti a sacri- ficare alcun albero sano”è invece la reazione di Coldiretti. “Deve passare il ‘metodo’di testare le piante circostanti”dichiara l’as - sociazione dei lavoratori agricoli: “Non possiamo accettare quanto disposto a livello comunitario ovvero la rimozione e la distruzione delle piante infette e di tutte le piante ospiti nel raggio di 100 metri a prescindere dal loro stato di salute”. In ogni caso la Commissione Ue ha già espresso la disponibilità a valutare le richieste dell’Italia per un sostegno economico ai produttori col- piti dalle nuove misure anti-Xylella. Ma si tratterà di incassarle. il fatto quotidiano 29 aprile 2015
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