250-300
MILA PERSONE ALL’ALTRO APPUNTAMENTO MUSICALE
ORGANIZZATO
DA MICHELE RIONDINO E ROY PACI. OLTRE
LA
MUSICA, DI QUALITÀ, IL DIRITTO AL LAVORO E ALLA SALUTE
MARCO
TRAVAGLIO
L’intervento
del direttore del Fatto Quotidiano
ripercorre
i decreti sull’Ilva: “Questa città
merita
la medaglia d’oro per la resistenza civile”
di
Mariateresa
Totaro
Taranto
Taranto
libera”.
L’urlo
della città si
è
fatto sentire forte
e
chiaro. Erano in
duecentomila
a gridare la
propria
rabbia, a chiedere
giustizia,
a rivendicare i propri
diritti.
Duecentomila, soprattutto
giovani
e meridionali,
che
a
Taranto,
presso
il Parco
Archeologico
delle
Mura
greche,
hanno
partecipato
al
concerto
del
Primo
Maggio.
Un
evento, organizzato dal
“Comitato
dei Cittadini e Lavoratori
liberi
e pensanti”, interamente
autofinanziato
con
donazioni
volontarie e con la
vendita
di vino e t-shirt.
“LEGALITÀ:
quale
giustizia?”.
Questo
lo slogan della manifestazione,
il
filo conduttore
della
giornata, che non è stata
solo
musica e divertimento,
ma
anche riflessione e informazione.
Di
lavoro e diritti ha
parlato
l’ideatore e organizzatore
del
“contro concerto”,
Michele
Riondino.
“Di fronte
a
uno Stato che consente la
sistematica
violazione dei diritti
per
favorire l’interesse
privato,
di fronte a un governo
che
preferisce bruciare denaro
pubblico
negli altiforni
di
un’azienda a pezzi, invece
di
investirli su un territorio
dalle
mille potenzialità - ha
spiegato
l’attore - di fronte a
un
sindacato che parla di patto
sociale
ma che quando si
tratta
di Taranto si appiattisce
sui
diktat del governo Renzi e
quindi
sull’idea di una politica
industriale,
che ignora il
diritto
alla salute e che restituisce
ai
cittadini un territorio,
sfruttato
e abbandonato,
di
fronte a così tanta sfrontatezza
noi
precari, noi disoccupati,
noi
studenti, pensionati,
noi
cittadini e lavoratori
non
possiamo considerare
questa
una giornata di svago.
Questo,
per noi tutti, è un Primo
Maggio
di lotta.”
La
manifestazione ha avuto
inizio
sin dal mattino, con dibattiti
e
incontri. Mentre a
partire
dalle 14 il concerto,
presentato
da Valentina
Petrini,
Valentina
Correani,
Andrea
Rivera
e Mietta,
è entrato nel
vivo.
Dopo i monologhi comici
dell’attore
e cantautore
barese
Davide
Ceddia, si
sono
esibiti
prima alcune band
emergenti,
selezionate in diverse
città
di Puglia e Campania
nell’ambito
del progetto
#destinazioneunomaggio,
poi
Francesco
Baccini, Davide
Berardi
, Officina
Zoè, Ioso
-
nouncane,
Velvet
, Ilaria
Graziano
&
Francesco Forni,
Bru
-
nori
Sas,
Diodato
, Bud
Spencer
Blues
Explosion,
LNRipley
,
John
De Leo,
Muro
del Canto e
le
Bestierare con
Elio
Germano.
La
musica è stata intervallata
dalle
testimonianze di Giam
-
paolo
Cassese,
che gestisce
una
masseria, esempio internazionale
di
produzione zootecnica
a
impatto zero, padre
Palmiro
Prisutto,
prete che
lotta
contro l’inquinamento
nel
“triangolo della morte” in
Sicilia,
i No Muos, i No al Carbone,
il
giornalista di La7
Gaetano
Pecoraro insieme
al
pastore
lucano Giovanni
Grieco
,
vittima delle trivellazioni
in
Basilicata, l’associazione
Antimafia
e Antiracket di
Brindisi,
l’Abfo (Associazione
Benefica
Fulvio Occhinegro),
gli
operai dell’Ilva e della
ThyssenKrupp,
alcuni medici
del
reparto di Oncologia
dell’ospedale
Moscati di Taranto,
le
mamme della Terra
dei
fuochi, Raffaella
Ottaviano,
che
si è ribellata al racket, e
il
sindaco di Messina, Renato
Accorinti
.
A
scaldare il pubblico ci ha
pensato
il cantautore romano
Alessandro
Mannarino,
cui è
seguito
l’intervento del direttore
del
Fatto
, Marco
Travaglio.
“Taranto
meriterebbe la
medaglia
d’oro per la Resistenza”,
ha
concluso Travaglio,
dopo
aver ripercorso le
vicende
politiche e giudiziarie
legate
all’Ilva.
SI
È TORNATI a
cantare sulle
note
dei Subsonica. Il gruppo
torinese
ha suonato, tra le altre,
anche
Up
patriots to arm e
Liberi
tutti.
Grande energia con
il
rock dei Marlene
Kuntz, che
hanno
poi lasciato il palco al
più
atteso della serata, Capa
-
rezza
. Il
concerto si è concluso
con
Roy
Paci e gli
Aretuska,
il
Management
del dolore post-
operatorio
e
Fido-Guido.
Valentina
Petrini ha anche
parlato
dell’Expo e dei suoi
sprechi.
L’evento,
passato un po’ in
sordina
sui media nazionali, è
stato
trasmesso in diretta sul
digitale
terrestre dalla tv locale
Jo
Tv, su
piattaforma Sky
in
streaming su www.
jotv.tv .
Mentre
le dirette radiofoniche
sono
state realizzate da
Radio
1 e Radio
Farfalla. il fatto quotidiano 3 maggio 2015
Nessun commento:
Posta un commento