Maurizio
Maggiani
C’è
in corso una gita di bombi sulla
weigelia
giù in giardino. Sono lì che
sembra
che sia arrivato un pullman del
Bayern
Monaco all’autogrill di Cantagallo.
Ah,
i bombi, sono proprio dei gran
bambinoni.
Guardali, sono tutti fuori di
testa
dalla contentezza dell’appetito.
Mai
visti tanti fiorellini così buoni da bere
e
mangiare. Vanno qua e là all’impazzata,
fanno
un casino della madonna, si buttano
dentro
i calici stragonfi di nettare e
ci
danno sotto finché non ne possono
più.
Se ne escono fuori che non ce la
fanno
a stare in piedi, tutti inzaccherati di
polline,
con la livrea che manco si riconosce
più,
bofonchiano e s’impappinano
come
se dentro a quei fiorellini così innocenti
e
casti ci avessero trovato anche
la
birra, a gratis. E magari anche dell’a ltro.
Provano
ad alzarsi in volo, cascano
giù,
si danno una rassettata e ci riprovano.
Non
ce la fanno, ce la fanno, ripartono
che
sembrano rinati, si pigliano
due
boccate d’aria e si rituffano giù. Ritornano
su,
si fanno una bella ronzatina e
poi
di nuovo giù, giù fino in fondo nel
paese
della cuccagna. Non ne hanno mai
a
basta. Ma sono sempre allegri, e canterini
e
pelosi, e non fanno male a nessuno
se
proprio non gli vai a rompere le
palle.
Mi piacciono i bombi, come mi piace
il
Bayern Monaco e i suoi ragazzoni,
come
mi piace la weigelia, così allegra
anche
lei, e generosa. E poi i bombi sono
democratici,
e c’è anche la regina che
bisboccia
all’autogrill con tutti gli altri.
Non
come le api che hanno una regina
prepotente
che si gratta la pancia e non
fa
mai niente. Il
fatto quotidiano 4 maggio 2015
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