giovedì 30 aprile 2015

Elettrosmog: i cittadini portano il piano antenne davanti al Presidente della Repubblica Mattarella.


I motivi sul quale si basa il ricorso sono:
1) La scelta poco trasparente delle nuove 10 aree preferenziali (tra cui centri abitati e stadi comunali) molto vicine a strutture scolastiche, ospedali e luoghi maggiormente frequentati da bambini come gli stadi comunali.
2) Violazione della legge 36/2001 "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici" dove nell'art.14 troviamo:
"Le amministrazioni provinciali e comunali, al fine di esercitare le funzioni di controllo e di vigilanza sanitaria e ambientale per l'attuazione della presente legge, utilizzano le strutture delle Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente, di cui al decreto-legge 4 dicembre 1993, n. 496, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 gennaio 1994, n. 61. Restano ferme le competenze in materia di vigilanza nei luoghi di lavoro attribuite dalle disposizioni vigenti."
Ovvero la legge impone l'intervento dell'ARPA Lazio in materia di vigilanza e controllo delle emissioni elettromagnetiche e non l'affidamento fiduciario a un privato.

Chiediamo come cittadini:

I) L'annullamento immediato del piano antenne comunale.

II) Un monitoraggio dell'ARPA Lazio sull'interno Comune di Albano Laziale (rispetto della delibera comunale n.61 del 4/8/11) che sia propedeutico per un reale studio della qualità dell'aria.

III) ridefinizione delle aree sensibili INSIEME AI CITTADINI
IV) convenzione con l'ARPA per un controllo duraturo sul territorio comunale.

V) Centraline H24 istallate su siti sensibili e vicino i tralicci sia nuovi sia già istallati.

A Maggio saranno presenti banchetti dell' associazione "Officina delle Idee" e verranno fatte assemblee per la raccolta firme a sostegno del ricorso 
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