mercoledì 21 gennaio 2015

rifiuti Lazio e Latina No al risarcimento sull’Aia, Rida Ambiente prepara l’appello

La società pronta al ricorso al Consiglio di Stato dopo la sentenza del Tar
«UN CASO ISOLATO DOPO
TANTI PRONUNCIAMENTI
FAVOREVOLI SU CASI BEN PIÙ RILEVANTI»

Rida Ambiente presenterà un ricorso
al Consiglio di Stato contro la sentenza
del Tar del Lazio che ha respinto
la richiesta di risarcimento per i ritardi
della Regione Lazio nel riconoscimento
d el l ’autorizzazione integrata ambientale
(Aia). A preannunciare la nuova azione
legale è l’amministratore unico della società,
Fabio Altissimi. «Si tratta di un’isolata
pronuncia della giustizia amministrativa, la
quale non ha accolto uno dei numerosi
ricorsi che siamo stati costretti a proporre -
commenta il titolare dell’impianto tmb di
Aprilia - contro gli atti e i comportamenti
illegittimi adottati dalla Regione Lazio negli
ultimi anni contro questa azienda. Sotto
questo aspetto posso affermare che ‘una
rondine non fa primavera, infatti quasi contemporaneamente,
e in un giudizio di ben
maggiore rilevanza, la Regione è risultata
soccombente. Si tratta comunque solo del
primo grado di giudizio e, se vi sarà un
risarcimento o no in favore di Rida Ambiente,
lo decideranno i giudici del Consiglio di
Stato, a seguito del ricorso che i legali della
società stanno già predisponendo».
Al tempo stesso l’amministratore unico
rimarca a come la battaglia portata avanti
dalla sua società abbia avuto il merito di
scoperchiare le malefatte di un sistema,
quello dei rifiuti, che da anni favoriva i
soliti noti. Con l’avallo di pezzi della
politica. «Credo che ai cittadini, più delle
questioni tecnico-giuridiche, interessi ben
altro. Per esempio le effettive ragioni -
continua Altissimi - per le quali si è creata
l’emergenza rifiuti pontina dell’estate e del
dicembre 2013, quali gruppi politici e
imprenditoriali se ne siano avvantaggiati,
quale sia stato l’onere fatto gravare
sull’erario pubblico e sui contribuenti (per
i soli 4 giorni del dicembre 2013, almeno
400mila euro). Di non minore interesse,
tornando al presente, è sapere quale sia la
strada, forse troppo tortuosa, che oggi
seguono i rifiuti laziali, a quale costo per i
contribuenti laziali e a vantaggio di chi.
Sotto tali profili, sembra inverosimile la
contrapposizione tra la giunta regionale, da
un lato, e singoli consiglieri regionali ed
enti locali, dall’altro. Solo un osservatore
sprovveduto non noterebbe che Regione
ed enti locali sembrano muoversi compatti
in una direzione ben precisa. E non potrebbe
essere diversamente, visto che le asserite
contrapposizioni si svolgono quasi
sempre nell’ambito del Partito Democratico,
che detiene di regola la maggioranza
».
Per questo Altissimi, sottolineando il
complicato contesto in che è stata costretta
da operare, rimarca i meriti della Rida
Ambiente. «Grazie a chi non vengono più
conferiti rifiuti a Borgo Montello? Grazie
a chi - domanda - il costo di trattamento dei
rifiuti a Latina e provincia è il più più basso
del Lazio? E, ancora, perché i politici non
vanno d’accordo con Altissimi? Perché
nessun politico della Giunta Zingaretti ha
partecipato all’inaugurazione della Rida
Ambiente? Perché vuole riaprire le discariche
di Borgo Montello? Perché il Pd
chiede di finanziare con denaro pubblico la
bonifica a Montello e la Regione non
escute le fideiussioni? Insomma, a fronte
di tali questioni, che sono sotto gli occhi
dei cittadini, quella della Regione e del Pd
è una ‘vittoria di Pirro’. Evidentemente,
nonostante le inchieste romane degli ultimi
13 mesi, la politica non sembra aver ancora

capito che è ora di cambiare verso».
IL QUOTIDIANO - Martedì 20 Gennaio 2015
Latina 9

Nessun commento:

Posta un commento