La
fine del 2014 ha riservato sorprese amarissime per chi lavora nel
mondo
dei rifiuti, gli operatori ecologici, gli spazzini, gli autisti,
insomma
l’ultima ruota del carro aureo che attraversa il favoloso
mondo
dell’immondizia, il business più richiesto e ambito del
momento.
Nonostante le inchieste, gli errori, i timori, il pianeta rifiuti
rende
comunque bene a molti. Per esempio in questi giorni tragici in
cui
si annunciano licenziamenti in Ecoambiente e drastiche riduzioni
di
personale in Latina Ambiente, la partecipata più importante del
Comune
di Latina, si scopre che esiste un consulente per capire se
Quando
tre anni fa erano
lontani
i venti di crisi
delle
due società che si
occupano
di rifiuti in città e che
sono
strettamente legate tra loro,
esisteva
una situazione così florida
in
Latina Ambiente che finalmente
fu
possibile attribuire i
dividendi
ai due soci, ossia il
Comune
di Latina e il gruppo
Unendo
della famiglia Colucci.
Ma
tre anni più tardi, a novembre
del
2014, il socio pubblico (Comune
di
Latina) ha dovuto nominare
un
consulente per stabilire
se
quei soldi li ha effettivamente
incassati!
La consulenza ovviamente
ha
un costo: 8000 euro che
si
pagheranno col bilancio
dell’ente.
Questa curiosa storia
apparentemente
solo finanziaria
e
quindi lontana dall’immondizia
intesa
in senso classico comincia
il
29 luglio 2011 con la delibera
dell’assemblea
dei soci di Latina
Ambiente
sulla divisione degli
utili
maturati dalla società
nell’anno
2010 (anno in cui ci
furono
consistenti aumenti sulle
bollette
dei cittadini, tanto per
ricordare);
in base ai calcoli fatti
allora
a Unendo spettarono poco
più
di 56mila euro e al Comune
poco
più di 59mila euro; fu altresì
deliberata
la distribuzione della
riserva
straordinaria già esistente
ossia
361mila euro per Unendo e
375mila
euro per il Comune. La
stessa
assemblea aveva deliberato
che
quelle distribuzioni fossero
legate
alla effettiva disponibilità
di
cassa. Poi, per tre anni, non
si
è saputo praticamente più nulla.
Nessuna
eccezione da parte
dei
revisori dei conti. E, adesso
che
si avvicina una crisi terribile
sia
per Latina Ambiente che per
la
partecipata Ecoambiente, il socio
Comune
di Latina cerca quei
soldi,
non li trova e incarica un
consulente
di verificare se ha mai
incassato
i dividendi così come
stabilito
nel 2011. Il paradosso,
quasi
ridicolo, emerge da una
nota
critica diffusa ieri dal «solito
»
consigliere Enzo De Amicis
che
in questi giorni fa le pulci ai
dati
e alle affermazioni della Latina
Ambiente
ma anche dell’am -
ministrazione.
Il collegio sindacale
della
spa, i revisori contabili
della
società e pure quelli che
vagliano
i bilanci dell’ente non
hanno
avuto nulla da eccepire
fino
ad oggi. Si sta parlando di
una
società le cui finanze corrono
su
un filo sottile e che certamente
adesso
deve risparmiare, spendendo
meno
per il personale e per
i
servizi che da contratto si è
impegnata
a garantire. In attesa
che
il consulente ricostruisca il
percorso
dei dividendi è utile
ricordare
che per capire lo stato
economico
della Latina Ambiente
è
stato necessario arrivare fin
qui,
fino al rebus sui dividendi e
alle
soglie dei licenziamenti degli
interinali.
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IL
QUOTIDIANO - Sabato 3 Gennaio 2015
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Latina
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