Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
lunedì 26 gennaio 2015
Il sistema di allarme attivato dalle piante, la difesa biologica
P
roprio come gli animali, anche le piante
quando vengono attaccate - ad esempio
dagli insetti - mettono in atto un meccanismo
di difesa. In particolare, secondo uno studiodell’Università
di Nottingham pubblicato suNature
Communication, alla base del sistema di
difesa delle piante ci sarebbe un meccanismo
di allarme innescato dalla produzione di un
ormone, l’acido jasmonico. Questo viene normalmente
rilasciato non solo quando una
pianta è malata, vittima dell'attacco di qualche
agente patogeno, ma anche quando ad aggredirla è un insetto.
“L'acido jasmonico ha una particolare proprietà”, ha spiegato
Malcolm Bennett, docente di botanica nell’ateneo britannico e
principale autore della ricerca. “Esso avvia la produzione di particolari
composti (ad esempio i cosiddetti inibitori della proteasi)
capaci di rendere la pianta indigeribile per gli insetti. Se questi
non riescono a digerirla, smettono di mangiarla e così la pianta è
salva”. Per osservare questo particolare meccanismo in tempo
reale, gli scienziati hanno creato un biosensore molto sensibile,
specializzato nel rilevare le mutazioni di una speciale proteina
fluorescente, chiamata Jas9-VENUS, che si degrada velocemente
quando viene a contatto con l'acido jasmonico. Così hanno studiato
la reazione della pianta e in particolare la variazione dell’ormone
a seguito di un attacco esterno, e hanno visto che quando
un vegetale viene ferito, ad esempio all’altezza di una foglia, si
attiva una produzione di acido jasmonico che dalla lesione si
espande molto velocemente fino alla radice della pianta. Esso si
propaga come un'onda, alla velocità di oltre un centimetro al
minuto. Quando quest’onda raggiunge la base, la pianta aumenta
ancor di più la produzione dell'ormone stesso, amplificando il
segnale di allarme, in modo che a partire da quel momento anche
tutte le altre parti della pianta siano pronte a far fronte all’attacco.
La ricerca, spiegano gli autori, potrebbe essere utile per meglio
comprendere la fisiologia vegetale di una pianta che si trova sotto
stress o che è in qualche modo danneggiata. Non solo: lo studio
potrebbe avere anche un risvolto pratico nell'ambito dell'agricoltura:
“Comprendere come le piante rispondono al danno
meccanico, come potrebbe essere definito l'attacco di un insetto
– ha concluso Bennett – potrebbe aiutarci a creare raccolti che
resistano meglio a questo ma anche ad altri tipi di attacco”.
Laura Berardi il fatto quotidiano 26 gennaio 2015
Nessun commento:
Posta un commento