giovedì 22 gennaio 2015

Blitz al centro ricerche Enea: "Che cosa fate ai macachi?"

La protesta di Animalisti Italiani onlus davanti al centro di Cesano alle porte di Roma su 120 animali che sarebbero allevati e sottoposti a esperimenti. Presentato esposto alla Procura di Civitavecchia



NON SI È svolto davanti a un laboratorio di ricerca privato, stamattina, il blitz di protesta di Animalisti Italiani onlus, bensì alle porte del mega Centro ricerche Casaccia a Cesano, vicino Roma, dell'Imri (Istituto Nazionale di Metrologia delle radiazioni ionizzanti) - Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile). Qui, secondo gli attivisti, i quali hanno appena presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia, circa centoventi macachi sarebbero allevati e sottoposti a esperimenti, quando non smistati presso altre strutture.

La richiesta alle autorità giudiziarie è dunque mirata a un accertamento dellecondizioni dei primati, nel rispetto delle normative in cui si stabiliscono i termini del loro impiego, in aggiunta a un eventuale sequestro.  Dall'Enea dicono : "Noi non c'entriamo niente, non sperimentiamo sugli animali,  abbiamo affittato alcuni locali al CNR: è roba loro". Tuttavia, nella relazione Enea sull'attività svolta nel biennio 1985-1986, a corredo di una fotografia dello stabulario, si riporta: "Nel campo della primatologia, è continuato l'allevamento e lo studio delle specie, ormai acclimatate, Macaca fascicularis e Callithrix jacchus."

Oltre alle scimmie, all'interno della colossale struttura alloggiano da tempo due reattori nucleari di ricerca. Triga, reattore termico a piscina realizzato nel 1960 nell'ambito dell'iniziativa Usa Atoms for Peace e portato nel 1963 alla potenza di 1 Mw su progetto Enea, e Tapiro, utilizzato fra le altre cose per l'analisi in attivazione neutronica, il danneggiamento da neutroni veloci, lo studio degli effetti biologici dei neutroni veloci.

"In base all'esito del referendum del novembre 1987, quando tra l'altro l'Enea è stata riformata, tutti i reattori sul suolo italiano dovevano essere dismessi", afferma Alessio Cugini, avvocato dell'associazione: "inoltre, il decreto legislativo 26/2014, con cui l'Italia recepisce la Direttiva 2010/63/UE sulla sperimentazione animale, indica il divieto di sperimentare su primati non umani in assenza di comprovata necessità, e sempre in subordine a deroghe concesse dal Ministero della Salute. E, all'articolo 10, si proibisce di sottoporre ai test soggetti provenienti da allevamento (se non colonie autosufficienti)".

Da alcune notizie divulgate a mezzo stampa e mai smentite, non ultimo un comunicato ufficiale del Comune di Modena dell'ottobre scorso, la presenza di macachi a Cesano sarebbe confermata nell'avvenuta cessione di un certo numero di esemplari al Centro servizi stabulario interdipartimentale dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

"Abbiamo più volte richiesto l'accesso al Centro di Casaccia per un accertamento diretto, ma non ci è mai stato concesso; comprendiamo che l'impianto sorge su una riservata zona militare, ciò nonostante fonti interne ci hanno confermato la presenza dei primati. Reclamiamo quindi trasparenza nel merito delle loro condizioni e del loro impiego", dice Walter Caporale, presidente di Animalisti Italiani onlus, che stamane si è presentato all'impianto in compagnia di Paolo Bernini e Mirko Busto, parlamentari M5S, i quali a loro volta hanno depositato un'interrogazione rivolta al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Si chiede di sapere "se il Ministro sia a conoscenza della situazione che fa supporre la presenza di un allevamento di primati, e data la diminuzione del numero di esemplari presenti nello stabulario dal 2009 al 2011, a quali altri istituti di ricerca italiani o stranieri siano stati venduti".

Siamo nell'ambito delle ipotesi, ma alla Procura e alla stessa Enea gli attivisti di Animalisti Italiani onlus domandano lumi riguardo il possibile uso dei macachi in "studi sulle radiazioni in relazione ai due reattori nucleari presenti nel Centro, con riferimento alle applicazioni delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, radioprotezione, radioterapia oncologica, medicina nucleare. Temiamo che gli animali siano sottoposti a numerosi esperimenti, in particolare nell'ambito delle neuroscienze e gli studi sul cervello del C.E.R.C (composto da: Ibcn, Fondazione Ebri e Fondazione Santa Lucia). Fra le varie applicazioni ci sarebbero anche quelle psicologiche o psichiatriche, gli studi cosiddetti comportamentali, sui primati, sia in tenera età sia per 'misurare l'ansia'".

Sito delicato, lo stabilimento di Casaccia è il più grande complesso di laboratori e impianti dell'Enea, e ha all'attivo programmi di smaltimento scorie e radioattività, trattandosi anche del Punto di contatto nazionale per il trasporto di materiale radioattivo in tutta Italia.

Ribadiscono gli animalisti: "Desideriamo accertarci che il trattamento riservato ai macachi sia in linea con la normativa nazionale e, di conseguenza, con i parametri comunitari".

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