Nelle denunce di Doglio, Fargiu e Serra c’è un riferimento alla causa potenziale dell’inquinamento, almeno una su tutte. “È pacifico – si legge – il fatto che a Teulada siano stati sparati i missili Milan e Tow che contengono torina, la cui tossicità sarebbe all’origine anche del presunto disastro ambientale a Quirra”. Lì dove il pm Domenico Fiordalisi aveva chiesto (e poi ottenuto) il rinvio a giudizio dei vertici militari (ma di ieri la notizia che il processo in carico al tribunale di Lanusei è stato sospeso fino “a data da destinarsi”).
A Cagliari, il sostituto procuratore Secci ha incaricato l’Arpas e l’Ispra per rilevare il livello di radioattività a Teulada. La prima è l’Agenzia regionale per la protezione ambientale; il secondo è l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Ma al lavoro ci sono pure alcuni periti che hanno già derubricato a “non pericolosi” i residui radioattivi perché “derivanti da vecchie esercitazioni”. Non si conosce, tuttavia, la loro precisa collocazione temporale.
Quanto alla correlazione tra contaminazione e malattia, al momento gli esiti degli esami non paiono favorevoli agli esposti. I tumori in questione sarebbero “multifattoriali”, è la posizione degli esperti. Ragion per cui “non è detto – filtra ancora dalla Procura – che a causare le patologie siano state le esercitazioni militari e non invece le abitudini personali dei malati, come l’eventuale tabagismo e la dieta alimentare”.
Resta il fatto che i malati di cancro hanno scelto la via giudiziaria per via di un comune denominatore: sono residenti a Teulada e, per di più, abitano vicino al poligono. Tanto che i legali hanno chiesto di verificare l’inquinamento radioattivo rispetto a “inalazione, ingestione e contaminazione”, attraverso esami su “polveri sottili e nano particelle di metalli pesanti”, ma anche su “altre sostanze propellenti o chimiche”. Stessa sollecitazione per “le onde elettromagnetiche eventualmente presenti nella base militare” o comunque “nel territorio di Teulada”.
Come è facile immaginare, il pm Secci attende sulla propria scrivania la conclusione di tutti gli accertamenti medico-legali. Ma l’Esercito, dal canto suo, avrebbe comunicato di aver ripulito alcune aree, anche se gli avvocati contestano proprio “la totale assenza” a Teulada “di controlli in materia ambientale e di bonifiche”.
Per un altro verso, un dato è sicuro, scritto nel “Rapporto sullo stato di salute delle popolazioni residenti nelle aree interessate da poli industriali, minerari e militari”, uno studio citato negli esposti. Nel 2006 lo commissionò la Regione e venne rilevato che “i tumori maligni nel loro complesso sono in eccesso” proprio nel perimetrotra “Teulada, Portoscuso e Sarroch“. E ancora: “Meriterebbero approfondimenti – è scritto nelle conclusioni del Rapporto – i troppi ricoveri per linfoma di Hodgkin negli uomini e di cancro polmonare nei due sessi”.
Al netto delle indagini in corso, il caso Teulada non fa eccezione rispetto alla segretezza delle attività militari, denunciata anche dai tre legali sardi come ostacolo alle indagini. “Una mancata chiarezza e trasparenza – si legge – contro la quale si schierò Mauro Rocchetti, componente del Comipa (Comitato misto paritetico sulle servitù militari) e per questo destituito a gennaio 2006″.
Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter) http://www.sardiniapost.it/cronaca/la-procura-di-cagliari-teulada-residui-radioattivi-ma-sono-pochi/
(@alessacart on Twitter) http://www.sardiniapost.it/cronaca/la-procura-di-cagliari-teulada-residui-radioattivi-ma-sono-pochi/
Nessun commento:
Posta un commento