Qualcuno
forse avrà la memoria
corta
ma vale la
pena
di ricordare i rappresentanti
delle
istituzioni che
sono
finiti sotto tiro negli ultimi
anni,
da quattro a questa parte,
a
partire dai magistrati, da sempre
in
prima linea. Nel marzo
del
2012 un proiettile fu recapitato
nella
cassetta della posta
nell’abitazione
del giudice per le
indagini
preliminari Nicola Iansiti,
l’inchiesta
fu diretta dalla
Squadra
Mobile di Latina per
risalire
all’autore e finì ovviamente
in
Procura a Perugia dove
dopo
pochissimi mesi è stata
definitivamente
archiviata. Ma
sono
stati anche altri i magistrati
finiti
al centro di minacce
come
il pubblico ministero Giuseppe
Miliano
e poi anche come
la
stessa Lucia Aielli, al centro
nella
primavera del 2011 di minacce
ritenute
velate ma che
furono
anche al centro di una
interrogazione
parlamentare
presentata
dall’Italia dei Valori.
Pochi
mesi prima invece i destinatari
di
altre minacce erano
stati
l’ex Questore di Latina
Nicolò
D’Angelo e l’ex capo della
Squadra
Mobile Cristiano Tatarelli.
Il
giudice Lucia Aielli nel corso
della
sua carriera ha condotto molti
processi
importanti e delicati sia
in
composizione collegiale ma anche
quando
era all’ufficio gip-gup.
Sono
infiniti i fronti su cui il magistrato
è
stato impegnato, compreso
un
processo per infiltrazioni mafiose.
Ultimamente
proprio al giudice
era
arrivata una minaccia di morte
da
parte di un uomo che era stato
condannato
ad otto mesi per maltrattamenti
in
famiglia e altri reati
ma
quell’uomo attualmente si trova
in
carcere e con l’episodio di ieri
mattina
non sembra esserci il minimo
collegamento. IL
QUOTIDIANO - Giovedì 20 Novembre 2014 Latina 3
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