Amianto: la valle dei sopravvissuti
Scampati al terremoto sono stati decimati dal cancro: in attesa di fondi bloccati da un anno Morire in silenzio di amianto senza avere giustizia. I sopravvissuti al terremoto che ha distrutto il Belice nel 1968, hanno ricevuto in “regalo” (dalle sottoscrizioni raccolte da alcuni quotidiani) baracche con tetti, pareti e vasche per l’acqua completamente in amianto. A Montevago, in provincia di Agrigento, ancora oggi queste infernali scatole prefabbricate sono abitate dai residenti che tengono la conta di chi è stato ucciso dai tumori correlabili all’amianto.
Peccato che nessuna autorità (sanitaria e politica) e la magistratura abbiano voluto stabilire il nesso di causalità tra l’esposizione all’amianto e le morti per cancro degli ultimi 40 anni perché in Sicilia il registro tumorale è stato istituito soltanto nel 1998. Il Senato un anno fa annunciò lo sblocco dei fondi per le bonifiche. Di questi soldi, però, non c’è traccia.
29 novembre 2014 | 08:06
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