Dopo che il CTU dottor Tomaso Munari (vicepresidente nazionale dei chimici) incaricato dal Tribunale di Latina oggi attese importanti novità nel processo che rischia di diventare clamoroso se venissero confermati i dubbi sul controllo dell'ArpaLazio. E' chiaramente un'illusione sperare che regione Lazio e comune di Latina si costituiscano parte civile dopo gli errori storici nel rilascio delle autorizzazioni e dei rinnovi nella discarica. Senza contare i mancati o errati controlli, la mancata tutela della salute pubblica, del territorio. Allo stesso modo è evidente che se forse la questione si sta chiarendo e forse si arriverà ad una parte di verità e di giustiza è solo merito delle famiglie Piovesan che anche in questo caso si sono costituite parte civile. Grazie alla pazienza e al lavoro di ricerca di Carla Piovesan forse si riuscirà a dare dignità a via Monfalcone e ai Borghi Montello e Bainsizza. Adesso è facile per tanti strapparsi le vesti, affermare io l'avevo detto, io ho fatto questo e denunciato quest'altro (a chiacchere). Molto più difficile il lavoro dei cittadini oppressi da aziende e istituzioni. In tanto cercheranno come sempre di averne un vantaggio, usando il solito opportunismo. Dopo che per anni hanno abbandonato le famiglie Piovesan. Se mai ci sarà l'ipotesi di un risarcimento arriveranno pure da San Felice Circeo o da Roccamassima a costituirsi. Speriamo che almeno oggi legambiente faccia chiarezza sul rapporto con la maggioranza della regione Lazio (responsabile secondo le inchieste di diversi abusi nel rinnovo delle autorizzazioni 2014) e che la regione Lazio almeno davanti all'evidenza non faccia disinformazione e che si assuma, finalmente, le dovute responsabilità
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