Il Dirigente della Polstrada di Latina, Francesco Cipriano, ha comunicato dei dati allarmanti: “280 incidenti, 322 persone ferite ed 11 morti nel 2013, la strada statale 148 Pontina raggiunge un primato non invidiabile, quello di essere una delle strade più pericolose d’Italia in quanto a numero d’incidenti per chilometro e di morti per incidente”
La società appaltante Autostrade del Lazio spa (Anas-Regione Lazio) ha dato tempo alle imprese fino al 16 settembre per la realizzazione del corridoio tirrenico meridionale anche conosciut come autostrada Roma – Latina.
Il progetto più volte modificato, negli ultimi 23 anni, dovrebbe costare 2.787,7 milioni di €, gode dl contributo pubblico di 408 milioni di € stanziato nel 2004.
Il 28 febbraio 2004 c'è stata la più grande manifestazione del dopoguerra di Latina con oltre 10 mila persone (per la Questura) che hanno sfilato contro il progetto sotto la grandine con uno schieramento che andava dalla destra dell'ex sindaco Finestra, della Mussolini, alla Margherita, ds, a tutta la sinistra, sindacati, forze sociali, tutte le sigle del mondo agricolo.
Il comitato contro il corridoio tirrenico, che si allargato con sindaci e i costruttori dell’ACER Roma e Latina, dell’ANCE Lazio, della FederLazio e della Lega delle Cooperative Lazio, raccogliendo l'appello anche del Prefetto di Latina oltre che della Polstrada chiede invece la messa in sicurezza della Pontina che non è rinviabile.
Utilizzando l’attuale contributo pubblico di 468 milioni per la messa in sicurezza della attuale Pontina. Calcoliamo che questa scelta consentirebbe in meno di tre anni di dare una risposta concreta e in breve tempo, alle esigenze di sicurezza e di miglioramento anche in termini di efficienza e di fluidità di traffico. Abbiamo stimato che sul piano economico e per il settore delle costruzioni questa soluzione potrà determinare un aumento del valore del mercato regionale dei lavori pubblici, nel biennio 2016-2017, del 20,3% rispetto al 2013, con la creazione di oltre 6.500 nuovi posti di lavoro, pari al 7% dell’attuale forza lavoro del settore a livello regionale.
Quindi con la messa in sicurezza della Pontina interventi immediati, tempi di realizzazione certi e lavori terminati entro il 2017 anziché nel 2021 e maggiori possibilità che a lavorare siano aziende locali.
La società appaltante Autostrade del Lazio spa (Anas-Regione Lazio) ha dato tempo alle imprese fino al 16 settembre per la realizzazione del corridoio tirrenico meridionale anche conosciut come autostrada Roma – Latina.
Il progetto più volte modificato, negli ultimi 23 anni, dovrebbe costare 2.787,7 milioni di €, gode dl contributo pubblico di 408 milioni di € stanziato nel 2004.
Il 28 febbraio 2004 c'è stata la più grande manifestazione del dopoguerra di Latina con oltre 10 mila persone (per la Questura) che hanno sfilato contro il progetto sotto la grandine con uno schieramento che andava dalla destra dell'ex sindaco Finestra, della Mussolini, alla Margherita, ds, a tutta la sinistra, sindacati, forze sociali, tutte le sigle del mondo agricolo.
Il comitato contro il corridoio tirrenico, che si allargato con sindaci e i costruttori dell’ACER Roma e Latina, dell’ANCE Lazio, della FederLazio e della Lega delle Cooperative Lazio, raccogliendo l'appello anche del Prefetto di Latina oltre che della Polstrada chiede invece la messa in sicurezza della Pontina che non è rinviabile.
Utilizzando l’attuale contributo pubblico di 468 milioni per la messa in sicurezza della attuale Pontina. Calcoliamo che questa scelta consentirebbe in meno di tre anni di dare una risposta concreta e in breve tempo, alle esigenze di sicurezza e di miglioramento anche in termini di efficienza e di fluidità di traffico. Abbiamo stimato che sul piano economico e per il settore delle costruzioni questa soluzione potrà determinare un aumento del valore del mercato regionale dei lavori pubblici, nel biennio 2016-2017, del 20,3% rispetto al 2013, con la creazione di oltre 6.500 nuovi posti di lavoro, pari al 7% dell’attuale forza lavoro del settore a livello regionale.
Quindi con la messa in sicurezza della Pontina interventi immediati, tempi di realizzazione certi e lavori terminati entro il 2017 anziché nel 2021 e maggiori possibilità che a lavorare siano aziende locali.
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