Il
sindaco di Messina
fa
lo scudo anti-tir
ACCORINTI
SCENDE IN STRADA PER AFFRONTARE
FISICAMENTE
I CAMION ABUSIVI DELLO STRETTO
di
Chiara
Daina
Il
sindaco di Messina Renato Accorinti lo aveva promesso
quindici
giorni fa: “Dal 20 luglio chiudo il cavalcavia, i tir
potranno
attraversare Messina, ma solo di notte”. E così è
stato,
ma i tir hanno continuato a circolare lo stesso anche
durante
il giorno nel centro della città mandando su tutte le
furie
il primo cittadino, che senza pensarci due volte è sceso in
strada
e si è messo di traverso facendo scudo ai camion.
Sbarcati
al molo Norimberga e provenienti da Salerno dove
hanno
consegnato i prodotti agricoli delle valli sicule, hanno
invaso
le vie cittadine noncuranti dell’ordinanza del sindaco
che
proibisce il traffico dei mezzi pesanti alle dieci del mattino
in
andata (dall’isola
al
continente) e alle
15
per quelli che
rientrano,
limitando
il
passaggio alle ore
notturne.
Il blocco
fisico
del sindaco
buddista
ieri ha anticipato
i
vigili urbani,
accorsi
sul posto
per
multare gli autotrasportatori.
Che
sono
esplosi di rabbia.
VA
AVANTI così da
anni.
I tir salpano
sulle
navi della della Caronte
& Tourist della
famiglia Franza, gli
armatori
dello Stretto, che a Messina gestiscono un impero di
500
dipendenti nel settore alberghiero, dei trasporti e turistico,
con
un giro d’affari di cento milioni di euro nel 2013.
È
chiaro che i Franza non hanno preso bene la misura imposta
dal
sindaco pacifista. “Abbiamo già venduto 6-7 mila biglietti
per
le auto e centinaia di prenotazioni per i camion – avevano
detto
al Fatto due settimane fa –. Far viaggiare i tir solo di notte
è
inaccettabile”.
La
soluzione è temporanea ma, da quanto ci ha raccontato
l’assessore
ai Trasporti Gaetano Cacciola, non è a breve scadenza.
Bisogna
infatti aspettare che vengano finiti i lavori di
ristrutturazione
del porto di Tremestieri, lontano dal centro
storico
e prossimo all’autostrada. “Per completare i nuovi
attracchi
– ci aveva spiegato l’assessore Cacciola, che in passato
ha
lavorato al Cnr –ci vorranno almeno quattro anni, ma
nel
frattempo la città non può continuare a essere martoriata
dai
tir. Gli armatori vogliono mano libera e continuare a scaricare
a
luglio e agosto tra i 40 e i 50 camion nelle ore diurne.
Gli
abbiamo chiesto di programmare un sistema alternativo,
non
lo hanno ancora trovato”. Neanche oggi. Mentre il sindaco
Accorinti
non molla la sua battaglia in difesa di un diritto
dei
suoi cittadini, quello di potersi muovere liberamente nelle
vie
della città senza rischiare la vita.
il fatto quotidiano 24 luglio 2014
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