lunedì 2 giugno 2014

Via Francigena su un percorso che non esiste, le associazioni scrivo alla Regione: "Cambiatelo" CONTESTATO IL COLLEGAMENTO TRA TERRACINA E FOSSANOVA Via Francigena su un percorso che non esiste, le associazioni scrivo alla Regione: "Cambiatelo"

Ignorato il suggestivo sentiero di Camposoriano, la segnaletica sistemata su terreni dediti ad agricoltura intensiva

E' una Via Francigena di fantasia quella che la Regione Lazio vuole segnalare nel tratto da Fossanova a Terracina. Senza attrattive naturali e, per giunta, infestata da zanzare. Così Wwf Litorale Pontino, Cultura e Territorio, Archeoclub, Associazione Culturale Pasquino e Terracina Rialzati hanno scritto una lettera ai funzionari regionale e provinciale competenti (rispettivamente Sabrina Varroni e Domenico Tibaldi) per chiedere di essere ascoltati.
LA SEGNALETICA DELLA REGIONE L'iniziativa delle associazioni nasce dal progetto, in parte già in via di effettuazione, che prevede l’installazione di segnaletica lungo le strade pedemontane qualificato come via Francigena da Fossanova a Terracina.
IL PERCORSO PER CAMPOSORIANO Ma “da quando è partita la riscoperta di una via Francigena del sud lungo la direttrice Appia -scrivono le associazioni-, i camminatori hanno sempre raggiunto Fossanova passando per Camposoriano. Questo percorso permette ai pellegrini di attraversare un Parco regionale a differenza di quello che state allestendo che si configura soltanto come una tappa di trasferimento che camminatori hanno già sperimentato definendola su internet come un 'tratto della Via privo di emozioni e dedito all’agricoltura intensiva'”. Anche il Gruppo dei Dodici di Roma, che pratica i sentieri della zona fin dalla prima sperimentazione, concorda con le associazioni. “Se il progetto che state realizzando sarà concluso -ammoniscono i firmatari della lettera- si creerà una inevitabile confusione tra il percorso regionale (teorico) e quello dei pellegrini (pratico)”. 
LA RICHIESTA DELLE ASSOCIAZIONI La richiesta delle associazioni è quella “di inserire la segnaletica lungo il percorso montano e non lungo i piedi delle colline in una zona senza attrattiva, solo da marcia di trasferimento e inoltre infestata da zanzare nei periodi in cui si svolgono i pellegrinaggi. A supporto della loro istanza, le associazioni spiegano che “le distanze tra il punto partenza e quello di arrivo (nel nostro caso, Fossanova e Terracina) pur restando fisse a circa 24 Km, offrono almeno due percorsi alternativi e ciò non solo al giorno d’oggi. Già la carta di Giacomo Filippo Ameti del 1693, che ricalcava nelle grandi linee quella di Cornelio Meyer del 1678, indicava la possibilità di percorrere la distanza tra Fossanova e Terracina utilizzando un sentiero-mulattiera che da Capocroce saliva verso Camposoriano per ridiscendere verso Terracina”. “Questo è il percorso da noi preferito -termina la lettera- e che ci consente di inserire il viaggio lento in un paesaggio sicuramente più attraente, la realtà del Parco degli Ausoni”.  http://www.corrieredilatina.it/news/notizie-locali-centro/6907/Via-Francigena-su-un-percorso-che.html

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