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venerdì 25 aprile 2014
quando ci sarà la festa della liberazione dall'inquinamento in provincia di Latina?
Oggi il 69.mo anniversario della festa della liberazione della seconda guerra mondiale, del ventennio fascista e dell'occupazione nazista. La festa della resistenza civile. Domani il 28.mo anniversario dell'incidente nucleare di Chernobyl. In Italia e nella provincia di Latina sono tanti i gruppi di eco resistenza dal bio cidio in atto, spesso “a norma di legge” che sta uccidendo intere zone o quartieri. Don Patriciello dalla Terra dei fuochi si chiede se le istituzioni che hanno (o stanno) permesso questo sterminio siano complici o ignavi.Miliano (procura di Latina processo Ego Eco giugno 2013) a Borgo Montello entra di tutto e nessuno controlla. Cirilli (assessore all'ambiente e vice sindaco di Latina) istituzioni assenti per 10 anni da Borgo Montello (osservatorio legalità Regione Lazio audizione Cester Borgo Montello nel luglio 2012). Cirilli (sempre lo stesso tavolo della trasparenza novembre 2013) accusa la Asl di mancata informazione alla popolazione sui rischi per l'elevato inquinamento delle falde nell'area della discarica di Borgo Montello (dentro e fuori). Carrubba (commissario ArpaLazio stesso osservatorio regione Lazio del luglio 2012) a Borgo Montello elevato inquinamento ambientale. Le cronache e gli articoli di questi giorni ci riportano agli interrogativi sul sito della centrale nucleare di Borgo Sabotino sede del deposito provvisorio (per qualche decina di anni sembra) delle scorie nucleari. Poi l'esplosione delle centrali a biomasse e a biogas dove un numero sempre maggiore di amministrazioni si dice preoccupato di questo fenomeno e chiede l'adeguamento della normativa che (secondo le amministrazioni) non garantirebbe la tutela del territorio, della salute, dell'agricoltuta di qualità. Preoccupazioni espresse dai comuni di Aprilia, Latina, Maenza, Pontinia, Prossedi, Priverno, Roccagorga, Roccasecca, Sabaudia, Sonnino. Nella centrale “modello” a biogas di Borgo Santa Maria (che non ha superato alcuna verifica dell'ArpaLazio secondo i dati ufficiali) una settimana fa nuove verifiche e misurazioni dell'ArpaLazio di cui non si conoscono i risultati. Il 12 maggio la scadenza delle osservazioni per la centrale a biogas dell'Indeco a ridosso della discarica di Borgo Montello. Il 28 tavolo della trasparenza sull'attesa (da decine di anni) bonifica del sito inquinato di Borgo Piave per settantamila metri cubi di terre da fonderia, nell'area ex Pozzi Ginori. Mentre le dichiarazioni e le testimonianze del collaboratore di giustizia indicano la presenza di fusti e rifiuti tossici (in qualche caso atomici) nella discarica di Borgo Montello, già da prima dell'arrivo dei casalesi, nel litorale di Latina in una cava vicino ad un allevamento delle bufale, nella discarica di Penitro, torna la consueta crisi ad orologeria sullo smaltimento dei rifiuti. Il problema dello smaltimento dei rifiuti e dei relativi impianti continua ad essere rinviato dalla regione Lazio, provincia e comune di Latina ed è stato interessato dai 3 grandi filoni di inchiesta (compresi arresti e sequestri) sullo scandalo nazionale dei rifiuti. Scandalo che ha sempre riguardato amministratori, aziende e proprietà che operano nella discarica di Borgo Montello. Le dichiarazioni e gli articoli sui quotidiani locali (Il Messaggero e Oggi Latina) confermano tutti i dubbi e le preoccupazioni, ancora una volta, dei cittadini in materia. Ricordiamo che il 20/9/2012 nel tavolo della strasparenza erano stati annunciati gli scavi nell'anomalia “c” nella vasca essezero nella discarica di Borgo Montello per la ricerca dei fusti tossici e i dati sull'esame del materiale scavato nelle anomalie “a” e “b” e le indagini magnetotermiche. Dopo quasi 2 anni nessuna notizia in merito. Nell'aprile 2012 sono scadute le AIA per entrambe le discariche Indeco ed Ecoambiente, nessuna notizia in merito mentre sono continuati i conferimenti (anche abusivamente in quanto non conformi alla normativa come specificato nelle indagini). Nel marzo 2012 le ultime analisi ArpaLazio che confermano il costante e graveinquinamento delle falde. Nessuna notizia sul pericolo per cittadini, animali e colture dall'Asl di Latina. Il 10 marzo dovevano iniziare le attività di bonifica delle falde inquinate dentro la discarica: nessuna notizia sull'avanzamento delle attività. E' stato stralciato il piano di risanamento delle falde esterne alla discarica, anch'esse inquinate, nessuna informazione in merito. I cittadini residenti nei pressi della discarica hanno presentato il ricorso al TAR di Latina contro la delibera di variante del 21 dicembre 2013 del comune di Latina che ha eliminato i vincoli proprio verso la pubblica viabilità e le abitazioni. Tale variante era finalizzata a far costruire l'impianto di TMB della società Ecoambiente. Impianto di TMB definito, nelle indagini che hanno portato agli arresti, “uno specchietto per le allodole” che doveva essere costruito da una società anch'essa decapitata dagli arresti nello scandalo dei rifiuti. Stando alle dichiarazioni sui quotidiani di oggi, sembra che il comune di Latina abbia recepito le osservazioni dei cittadini ed emesso parere contrario all'impianto di TMB per i motivi urbanistici. Secondo le affermazioni attribuita ad esponenti di Ecoambiente sembra che la stessa società abbia intenzione di rivedere sia il progetto di TMB sia la strategia che punterebbe invece sul compost. Questi ragionamenti confermerebbero, una volta di più, le ragioni e le osservazioni dei cittadini. Anche le dichiarazioni attribuite all'assessore Di Rubbo evidenziano la cautela sullo stesso impianto di TMB. Se la società Ecoambiente sollecita e diffida la regione al rilascio dell'autorizzazione vorrà dire che anche i cittadini, oltre a presentare le osservazioni alla regione Lazio, diffiderà gli enti competeni a rilasciare autorizzazioni per nuovi impianti e conferimenti se prima non arrivano risposte certe in difesa della salute, dell'agricoltuta, dell'ambiente e della proprietà privata. Sarebbe auspicabile quindi avere prima dati certi prima di procedere. A maggio ci sarà la nuova udienza nel processo di inquinamento delle falde a carico della società Ecoambiente e di 3 esponenti della società. E' prevedibile che ci sarà un nuovo rinvio. Il Ctu ha chiesto l'ausilio dell'ArpaLazio che però, dopo una prima risposta positiva, sembra si sia tirata indietro per problemi di risorse. Già dal primo giorno degli arresti relativi allo scandalo rifiuti i cittadini hanno chiesto risposte immediate, chiare e precise dalle istituzioni. A distanza di quasi 4 mesi ancora nessuna risposta è arrivata. Poi qualcuno non si lamenti della crescente mancanza di fiducia dei cittadini verso le istituzioni....
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